Una storia di grandi sofferenze ma anche di capacità di trovare la forza di ricominciare e dare un nuovo senso alla propria vita quella di Nicodemo Vitetta, oggi animatore e promotore di numerose iniziative Socio – Culturali in Calabria. Vitetta ricopre in effetti diverse cariche in enti e associazioni di carattere umanitario e culturale, a cominciare dal ruolo di Presidente del Club per l’Unesco di Gioiosa Jonica, articolazione in quest’angolo di Calabria della più ampia Federazione Italiana Centri e Club per l’Unesco, che conta oltre cento analoghi Clubs su tutto il territorio nazionale: è con orgoglio che Vitetta sottolinea come, nel superare il necessario anno di vaglio (anno 2016), da parte della Federazione, dei progetti culturali pensati dal costituendo Club di Gioiosa Ionica (Comitato Promotore), quest’ultima ha superato l’impegnativa “concorrenza d’importanti aspiranti città italiane”; la realtà guidata da Vitetta si segnalava, prima dello scoppio della pandemia, per la grande intensità degli eventi socio – culturali realizzati – molti dei quali nel segno dei valori ispiratori dell’Agenzia delle Nazioni Unite – che viaggiavano a una media di 30/40 iniziative all’anno realizzate in varie località calabresi, con il record di 78 raggiunto nel 2018. Per quanto intenso, comunque, il lavoro alla guida del Club per l’Unesco non ha impedito a Vitetta di mettere il medesimo impegno negli altri ruoli, al contempo ricoperti: Socio del Lions Club di Roccella Ionica (Cerimoniere e Responsabile Marketing Comunicazione Chairperson poi), Presidente della Pro Loco di Gioiosa Jonica; Membro della Giunta Esecutiva (con la delega di responsabile della cultura), del Comitato UNPLI Calabria (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). A questa variegata serie di ‘attività alternative’- come lui stesso le definisce – Nicodemo Vitetta è giunto dopo che il concatenarsi di una serie di patologie – la cui forma più grave, almeno nel suo complesso, è stata parzialmente superata grazie ad apposite cure in ospedale – lo aveva costretto, appunto per seguire le terapie ad abbandonare la sua attività originaria, peraltro dall’andamento più che positivo. Infatti era titolare in provincia di Reggio Calabria, di uno dei “più bei negozi di arredamenti (interne ed esterni) dell’intera Regione”. Superata la fase più dura, adesso è proprio dedicandosi a queste attività che, nelle sue stesse parole, Nicodemo Vitetta, riesce a “ricaricarsi, a rigenerarsi e a dare forza agli altri”, ed è questo il suo “compito primario”. Da ultimo, durante la fase di lockdown, Vitetta si è anche cimentato come scrittore – anche se lui ama definirsi semplicemente “una persona a cui piace scrivere” – dopo che per tanti anni aveva già collaborato con diverse Case Editrici proponendo autori e testi da presentare. Ma alla fine anche lui – sollecitato dalla sua attuale Casa Editrice – ha dato alle stampe il suo primo libro, ‘Anime Rosa’, che tratta la tematica della violenza, fisica e psicologica, sulle donne e del femminicidio nella forma di quattro racconti di altrettante vittime di maltrattamenti, delle quali Vitetta rievoca le storie con una straordinaria capacità d’immedesimazione nelle loro sofferenze. Dai racconti traspaiono tutte le dinamiche caratteristiche di simili episodi: dalla gelosia di un uomo che sfocia in violenza alla paura della donna di denunciarlo per i più diversi motivi – paura, mancanza di affetti familiari, timore di non essere creduta, tendenza a giustificare le violenze e a convincersi che queste siano parte della normale routine di coppia – fino all’impotenza di vittime le cui denunce, pure presentate, sono poi cadute nel vuoto. Va inoltre detto che, nonostante il riscontro più che positivo del volume tra il pubblico – con oltre 1500 copie vendute – Vitetta si dichiara pronto ad impegnarsi ancora di più rispetto a questo tema, trattandosi di una “piaga da cui nessuno può sentirsi immune” e di un argomento da comprendere e approfondire al di là della mera cronaca dei casi che si susseguono quotidianamente e che coinvolgono trasversalmente tutte le fasce sociali: si dovrebbe in particolare investire su percorsi educativi dei giovani che partano dalle famiglie ma che coinvolgano anche la scuola. Vitetta ha inoltre pubblicato un secondo libro – uscito dopo il precedente – che ha ancora al centro la sofferenza, in particolare quella legata alla malattia che ha accomunato le due protagoniste del libro Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria recentemente scomparsa ed Ermelinda Vitetta, sorella dell’autore anche lei venuta a mancare a seguito di una gravissima malattia; il titolo del volume, ‘Jolinda’, è in effetti una crasi tra i nomi delle due donne, peraltro unite dal fatto di essere state due persone forti che solo la malattia è riuscita a indebolire. Realizzata nello splendido scenario del Chiostro di San Domenico a Cosenza la presentazione in anteprima nazionale del libro di Nicodemo Vitetta edito ‘Città del Sole – Edizioni’ che racconta le storie di due donne coraggiose, un grande inno alla vita. A presentare il libro oltre all’autore, anche Rosaria Succurro Sindaco di S. Giovanni in Fiore e Assessore comunale a Cosenza, Gianfranco Filippelli, primario del reparto di Oncologia dell’Ospedale S. Francesco di Paola, Franco Arcidiaco, giornalista ed editore ‘Città del Sole Edizioni’ e Gianfranco Bonofiglio, giornalista e scrittore. Il libro racconta la storia di due donne Ermelinda, sorella dell’autore e Jole Santelli la compianta Governatrice della Regione Calabria, accomunate dal triste destino di aver combattuto entrambe contro il male del secolo, con fierezza e grande amore per la vita e di aver perso la battaglia. Ermelinda a 54 anni e Jole a 51. “Il nome del libro – ha affermato l’autore Nicodemo Vitetta – è composta dall’intrecciarsi dei due nomi e delle due vite raccontate nel libro stesso”. Nicodemo ha conosciuto in giovane età il calvario di dover combattere contro un tumore. Battaglia portata avanti con coraggio e vinta ed è per questo che lo stesso si definisce un “miracolato” e che da allora ha appreso “come si possa amare la vita in ogni suo aspetto, in un tramonto, in una giornata di sole, in un sorriso e soprattutto, nell’amore per gli altri!”. Rosaria Succurro ha ricordato il grande e profondo legame di amicizia con Jole Santelli, ricordando i tanti momenti “indimenticabili” vissuti con Jole, anche la tarantella ballata con gioia al momento della vittoria elettorale. “Un momento d’amore per la vita che esorcizzava il male e indicava in modo netto e forte il coraggio e la voglia di vivere e che oggi assume tutto il suo estrinseco significato”. Molto commovente il ricordo di Alessia, figlia di Ermelinda che ha voluto leggere una poesia dedicata alla madre scritta da Patrizia Morello. Anche il noto oncologo, Gianfranco Filippelli, eccellenza calabrese nel campo della lotta ai tumori, che ha seguito il corso della malattia di Jole e di Ermelinda ha evidenziato “la compostezza, la dignità ed il coraggio con il quale le due donne hanno affrontato la malattia. Mai un lamento, mai un momento di comprensibile disperazione. Invece la consapevolezza che l’amore per la vita ha sempre un valore alto, anche e soprattutto nei momenti più bui”. Inoltre il dott. Filippelli ha anche posto in risalto come sia Jole Santelli che Ermelinda Vitetta si siano affidate a cure oncologiche in Calabria senza cedere ai famosi viaggi della speranza. Un saluto è stato recato anche dal noto stilista calabrese, Claudio Greco, amante del bello che ha sottolineato come Jole Santelli “volesse impegnarsi per dare della Calabria uno nuova immagine risaltando le tante bellezze della nostra terra”. L’editore del libro, Franco Arcidiaco, ha rimarcato “l’importanza dell’opera di Nicodemo Vitetta sia come stimolo e messaggio per amare la vita e la bellezza e sia come momento di riflessione per impegnarsi tutti nella lotta contro i tumori”. L’incontro è stato molto interessante anche nel dialogo fra il giornalista Bonofiglio e l’autore sui tanti aspetti e temi che caratterizzano un libro da leggere con passione. Nel dialogo fra il giornalista e l’autore sono state rimarcate le motivazioni che hanno indotto l’autore, nel periodo della pandemia, a scrivere il libro che “trasuda in ogni suo rigo, in ogni sua parola, sentimento, poesia, lotta e amore per la vita, anche se racconta momenti difficili e di sofferenza. Un messaggio d’amore. Ho voluto raccontare due storie di donne forti e coraggiose con vicende diverse dove emergono prepotentemente i sentimenti quali unici veri protagonisti in grado di accomunare tutti gli esseri umani”. ‘Jolinda’ è stato presentato anche in altri centri calabresi e in particolare con ottimo riscontro di pubblico nella sala della biblioteca comunale di Bova Marina (Reggio Calabria), in un incontro organizzato dall’Associazione Thétis come iniziativa inserita nel contesto dell’’Ottobre Rosa’ e realizzato con il patrocinio del Comune di Bova Marina e con la collaborazione della locale Pro Loco e della Fondazione Airc Comitato Calabria. Come ha scritto la professoressa Antonella Genova, tra i relatori presenti all’evento, nel libro l’autore si muove attraverso “nostalgiche pagine d’infanzia, ricordi di famiglia, scorci della propria terra”, quella Calabria raccontata da Vitetta “con dovizia, quasi con grazia, e nella costellazione di riferimenti culturali: da Tommaso Campanella a Corrado Alvaro, Telesio e Cassiodoro, agli splendori della Magna Grecia fino alle magnificenze dei Parchi nazionali”. Tutto questo per Antonella Genova, è tenuto insieme dall’amore, vera e propria “architettura compositiva” del libro, che “intesse e unisce i personaggi, sostanzia e nobilita le storie e offre al lettore un simbolico fascio di luce e speranza”. Entrambi i libri hanno ricevuto numerosi premi e attestazioni in varie città d’Italia, in particolare il libro ‘Anime Rosa’ è stato adottato come testo simbolo dal Comune di Resia (Udine) per le Pari Opportunità. A dicembre Nicodemo Vitetta sarà premiato dalla dirigente, dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Piria’ di Rosarno, Mariarosaria Russo, con il premio ‘Valarioti-Impastato 2021’. Nicodemo Vitetta ha annunciato di avere “in cantiere” altri libri, ispirati a storie vere anche se romanzate.
