Musica, quello stimolo che agisce sull’impulso di acquistare

Ci accompagna ormai da anni il suono della musica, mentre facciamo shopping o nel supermercato sotto casa. Audio Branding è un aspetto della comunicazione che diventa strumento di abbinamento con il visivo. È accertato che la qualità di ciò che si ascolta si trasforma in emozione e in base a ciò che si prova si tende a restare più tempo nel supermercato e quindi a spendere di più.

Il suono diventa strumento di marketing, nelle ore tranquille la musica è accogliente e richiama i tempi passati per trattenere le persone in particolare gli anziani, che percorrono un itinerario affettivo/emozionale, mentre nei momenti di affluenza maggiore si scelgono pezzi più vivaci per stimolare le persone ad accelerare gli acquisti e smaltire così la coda. Tutto questo si può comprendere tramite la psicoacustica. Perché il suono influenza così tanto i nostri comportamenti? Perché acquistiamo seguendo un’emozione?

Dovremmo chiederlo a chi ne ha fatto un mestiere ed è diventato esperto in questa disciplina, i vari marchi o brand si creano un’identità attraverso un suono, in maniera emozionale e di impatto immediato il consumatore lo associa al prodotto. Per capire questo metodo ci vuole una preparazione manageriale ed una profonda conoscenza della musica. È poi l’unione delle due cose che crea una soluzione funzionale. Ma in cosa consiste questo tipo di “alfabeto”? La nostra mente risponde al suono con un’esperienza vissuta e richiama l’intima riflessione del singolo, la musica è una camera che evoca una conversazione atipica in noi. Un salotto dove rivivere il passato ciascuno con un proprio carattere in cui si rievoca un dialogo serrato, fatto di opinioni dei comportamenti, complesso, con accavallarsi di immagini del passato.

Momenti che assomigliano ad accordi, di parziali silenzi che in diverse situazioni rispondono con l’acquisto di un prodotto. Il marketing sfrutta questi componenti per focalizzare l’attenzione di chi acquista quel marchio. L’Audio Branding serve ad invogliare il pubblico al consumismo. La sete di dover avere di più o in particolare quel prodotto. Per questo motivo oggi la musica è onnipotente nei vari settori di vendite, come vale anche per l’impatto visivo con “Shön Und Korrekt Geschrieben” (Bello e scritto correttamente) dove il fine è racchiuso in due parole: somme di denaro.

Sono strumenti in questo caso musicali e manageriali che all’unisono formano una colonna di impatto al consumatore da qui l’astuzia di chi ha compreso questo duetto, la sua efficacia e il suo potenziale. Se ne va anche Novembre dopo aver fatto la coda nei negozi, rimanendo penultimo nella fila del calendario e per farci immergere nella tipo-dicembre che “ci spillerà” tanti soldi. Induce alla meditazione tutto questo, alle più care tra le rimembranze…acquistiamo per necessità o per stimolo?

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