Nel cuore del terzo arrondissement, incastonato nel Marais, si trova il Musée Histoire de Paris Carnavalet (questo il suo nome dopo la riapertura nel 2021, avvenuta dopo ben quattro anni di restauri), il più antico museo di Parigi e, allo stesso tempo, quello che con maggior accuratezza ne racconta l’essenza, dalla preistoria fino ad oggi.
Situato all’interno di due residenze nobiliari risalenti rispettivamente al XVI e al XVII secolo, il Carnavalet ospita ben 625.000 opere, delle quali il 10% è proposto ad altezza bambino: questa una delle grandi modifiche apportate, in nome dell’accessibilità, al museo nel corso del quadriennale rinnovamento, insieme alla valorizzazione dell’architettura originale degli spazi di cui il museo si compone e, soprattutto, la riscoperta del seminterrato dell’Hotel Carnavalet, finalmente aperto al pubblico.
Nei suoi 3900 m2 d’estensione, il museo concentra i millenni d’evoluzione che hanno condotto la città ad avere l’aspetto odierno; il percorso inizia con i reperti archeologici risalenti al Neolitico: tombe, vasellame, utensili si moltiplicano sotto lo sguardo del visitatore, segnando il principio di un percorso che condurrà fino al XX secolo e ancora oltre, passando per la Rivoluzione francese, l’art nouveau, la monarchia.
Una particolare attenzione all’accessibilità è attestata anche dalla scelta, pionieristica, di sostituire tutti i numeri romani con i loro corrispettivi arabi – anche quando ciò implica un cambiamento al livello dei nomi delle personalità: si può infatti leggere come Louis XIV sia divenuto Louis 14.
Relativamente ai più celebri oggetti esposte, inoltre, non si può evitare di menzionare la camera da letto di Proust e l’incantevole ritratto di Madame de Sevigné realizzato da Claude Lefèbvre: questi ed altri oggetti d’inestimabile valore storico attendono gli spettatori che meritano, i quali- come è sempre stato- possono continuare ad ammirarli gratuitamente, come del resto tutti i Paris Musées, ossia tutti quelli appartenenti alla municipalità di Parigi.
Un’occasione irripetibile, dunque, per tutti gli avventori – e gli autoctoni! – parigini: la storia di una delle città più affascinanti d’Europa si svela progressivamente e rende possibile un’immersione totale da parte di visitatori d’ogni età, i quali potranno scoprire meravigliosi manufatti e opere d’arte, ma anche curiosità sulla Ville Lumière. Numerosi spazi sono infine dedicati alla sperimentazione tattile: stalli nei quali è possibile toccare differenti materiali per comprenderne le caratteristiche e stampi che riproducono i rilievi presenti su monete d’epoca impreziosiscono l’area museale, rendendola interattiva e memorabile – ora per una fascia ancora più ampia di pubblico.
