E’ morto Kentaro Miura Il Mangaka ci lascia all’età di 54 anni

Il Mangaka Kentaro Miura, autore del popolare manga Berserk, ci ha lasciati all’età di 54 anni. Secondo una dichiarazione dell’editore giapponese del famoso manga, Hakusensha, la morte sarebbe stata causata da una dissezione aortica acuta. Nonostante l’annuncio ufficiale, mediante un tweet pubblicato dalla casa editrice Young Animal Comics sull’account ufficiale della serie, sia arrivato solo oggi la morte di Miura risale al 6 maggio.

L’opera più famosa di Miura, Berserk, la cui la serializzazione ha avuto inizio nel 1989 e ancora ad oggi non è copnlusa, ha avuto un impatto così forte da aver influenzato con la sua brutale ambientazione fantasy non solo altri manga e anime come Demon slayer, Vagabond e Castelvania ma videogiochi come Final Fantasy, Dark Souls e Bloodborne.

Kentaro Miura ha iniziato a disegnare nel 1976 all’età di 10 anni, realizzando il suo primo manga, Miuranger, per i suoi compagni di classe; 3 anni più tardi, nel 1979, inizia il suo percorso artistico iniziando a usare l’inchisotro di china. Negli anni del liceo Miura inizia a lavorare come assistente di George Morikawa, il creatore del manga di pugilato Hajime No Ippo.

Nel 1988 Miura rilascia le prime 48 pagine di Berserk – The Prototype, un’introduzione al mondo dark fantasy che sarà lo sfondo della sua opera magna. Dopo la laurea conseguita nel 1989, il mangaka si dedica alla realizzazione della storia Berseker; nonostante un’iniziale seccesso relativamente limitato con il passare degli anni la popolarità del manga aumenta così come quella del suo autore. Nel 2018, il manga ha raggiunto le 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo

Berserk racconta la storia di Gatsu. Uno spadaccino mercenario immerso in un mondo selvaggio di infinite battaglie e magia, in cerca di vendetta contro il suo ex compagno d’armi Griffith, trasformatosi in un dio del male. Il manga è rinomato per la sua narrazione visiva insuperabile e spesso brutale, grazie al suop tratto unico di Miura non ha creato delle tavole ma vere e proprie opere d’arte. Si diceva faticasse a starci dietro, la sua produzione era rallentata da anni: faceva tutto da solo perché era la sua creatura. Per anni, fin dai primi capitoli, i fan hanno provato ad immaginare quale sarebbe stato il finale di questa epopea, se avremmo gioito dper un lieto fine o pianto per una finale tragico. Alla fine ha deciso il tempo che ci ha proposto questo a questo tragico epilogo. Che la terra ti sia lieve, Maestro.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares