E’ Morto Ieoh Ming Pei: l’archistar della piramide del Louvre. Aveva 102 anni

Il 16 maggio a New York all’età di 102 anni si è spento Ieoh Ming Pei, uno degli ultimi maestri dell’architettura modernista. Cinese di nascita ma naturalizzato statunitense, era celebre nel mondo per la piramide del Louvre, voluta da presidente François Mitterrand ed inaugurata nel 1989. A dare l’annuncio al New York Times è stato il figlio Chien Chung Pei, che ha spiegato che il padre è deceduto nella notte.

Nato a Canton, in Cina, nel lontano 1917, figlio di un facoltoso banchiere, Pei si trasferì appena maggiorenne negli Stati Uniti per studiare prima al Massachusetts Institute of Technology, conseguendo la laurea nel 1940, poi ad Harvard, ottenendo il master in architettura nel 1946. Nel 1948, Pei fu assunto dall’azienda immobiliare Webb and Knapp nel ruolo di Direttore dell’Architettura. Nel 1954 arrivò la cittadinanza nordamericana, e, un anno dopo, Pei aprì il “I. M. Pei & Partners”, il suo studio d’architettura, rinominato nel 1989 “Pei Cobb Freed & Partners” in onore di James Ingo Freed e Henry N. Cobb. Lavorava con le forme astratte, usando la pietra, il calcestruzzo, il vetro e l’acciaio ed è considerato uno degli architetti di maggior successo del Ventesimo secolo. Grande interprete dell’architettura modernista, Ieoh Ming Pei fu allievo di Walter Gropius e Marcel Breuer, e nella sua lunga vita progettò edifici divenuti celebri nel mondo, ottenendo importanti premi e riconoscimenti: nel 1983 arrivò il premio Pritzker, considerato il Nobel dell’architettura, e nel 1992 la medaglia presidenziale della Libertà, conferita dal presidente George H.W. Bush.

Tra le tante opere progettate dal grande architetto, non manca un’importante firma nel nostro Paese con il milanese Palazzo Lombardia. Sede della Regione Lombardia, il complesso unitario di edifici, che comprende un grattacielo alto 161 metri, è stato ultimato nel 2011 ed ha preso il posto del vivaio “Bosco di Gioia”. La sua costruzione si inserì nel solco della rigenerazione urbanistica del capoluogo meneghino. Le sue opere si trovano ai quattro angoli del pianeta, testimonianze indelebili di una grande firma dell’architettura mondiale. Tra le più celebri ricordiamo il Deutsches Historisches Museum a Berlino, il grattacielo della Bank of China a Hong Kong, la Biblioteca di J.F. Kennedy a Boston, la Rock and Roll Hall of Fame and Museum a Cleveland e il Museo d’arte islamica di Doha.

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