Il mese di maggio per il cinema italiano

Un anno diverso il 2020, stravolgimento in questo mese è la nuova parola d’ ordine, che ne è delle nostre abitudini?

Come sappiamo con le nuove imposizioni del governo l’ economia ha avuto un ulteriore tracollo ed il mondo dell’ arte, in tutte le sue sfaccettature, ne ha risentito. Maggio 2020 l’ arte non si perde d’ animo, da un paio di giorni infatti hanno riaperto i musei.

Per giugno sono previste le riaperture delle sale cinematografiche, nonostante le ipotesi del desideratissimo ritorno dei drive in per la stagione estiva.

In una primavera che parte a rilento per i cinefili e le sale, tra mille preoccupazioni soprattutto per gli attori fa bene ricordare quanto il cinema Italiano sia stato grande negli ultimi anni, quanto sia salito di livello, in qualche caso rifacendosi ai colossi del passato.

Era esattamente il 21 maggio 2013 che esce al cinema “la grande bellezza”, un film visionario descritto come: “un affresco felliniano” che riportò l’ Italia alla vittoria della statuetta nella categoria: miglior film straniero .

Ambientato a Roma una città che splende, si offre indifferente e seducente, Sorrentino ritrae il “dietro le quinte” della Roma bene , le grandi feste le sfarzose case, le donne e la provocazione tutto ricorda Fellini , Toni Servillo è l’ attore protagonista riveste il ruolo di Jep, un giornalista affermato, che si muove tra cultura e vita mondana.

La pellicola era stata accolta con molte critiche al festival di Cannes, dopo l’ oscar è stata acclamata ed apprezzata a livello globale, i richiami all’ arte sono tanti e così anche le citazioni , sarà proprio questo a rendere il lungometraggio un’ opera di tale spessore artistico ?

La grande bellezza è stato infatti il quattordicesimo film italiano a vincere l’ oscar nella categoria miglior film straniero. L’ unico dal 2000 ad oggi.

Un altro uomo che il 18 maggio 2018 pianse lacrime di gioia fu Marcello Fonte, vinse proprio quel giorno il premio di miglior attore protagonista al festival di Cannes.

“Da piccolo quando ero a casa mia pioveva sopra le lamiere chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi , invece adesso li apro e quegli applausi siete voi e ricevo un calore , come una famiglia”

Inizia con queste toccanti parole, due anni fa, l’ avventura di Marcello Fonte, un ragazzo che comincia da niente e con niente il lungo percorso nel mondo del cinema, il fratello scenografo lo spinge a cominciare, si appassiona alla recitazione ed ottiene piccole parti.

È con Dogman , film di Matteo Garrone, che da il meglio di se meritando pienamente la tanto ambita statuetta.

Il cinema italiano, seppur questi sono solamente pochi esempi , non ha nulla da invidiare, anzi ha sicuramente una solida base culturale da cui partire ed a cui ispirarsi , con l’ estate dopo questa spaventosa discesa risalirà la vetta con nuove sorprese.

 

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