Marina Abramovic è un’ artista Serba , definita come “ la nonna della performance art” , molte sono le sue performance conosciute: Ritmo 10 , Ritmo zero con cui aveva creato un opera artistica molto seria “ affrontare le sue paure in relazione al proprio corpo”, Art must be beautiful in cui l ‘artista si spazzola per un’ ora con un pettine in metallo fino a farsi sanguinare la cute .
Dimostra con queste ed altre opere di voler esplorare il limite estremo , vuole spingere oltre i limiti il proprio corpo .
COS ‘ E’ LA PERFORMANCE ART?
è un’ azione artistica , presentata solitamente ad un pubblico, ricca di aspetti interdisciplinari .
Spesso questa coinvolge uno o più dei quattro elementi base : tempo, spazio, il corpo o in alternativa la sua presenza medium .
Dal 18 ottobre 2019 al 31 dicembre 2019 il ciclo di video “ THE KITCHEN. HOMAGE TO SAINT THERESE “ , sarà in mostra alla cripta di S. Sepolcro da poco riportata all’ antico splendore.
Dal 2017 questa cripta ha ospitato vari maestri della contemporaneità come Bill Viola.
La performer , in realtà , aveva già riscosso gran successo in Italia con due esposizioni : la prima a Firenze , l’ altra a Roma.
Ora decide di allestire un’ esposizione divisa in più sezioni a Milano ( Palazzo Strozzi).
COME SARA’ ORGANIZZATA L’ ESPOSIZIONE?
L’ esposizione che andrà a ripercorrere tutta la vicenda artistica , prevede la ricomposizione di alcune performance grazie ad attori professionisti .
Saranno riproposti 3 video dell’ opera THE KITCHEN. HOMAGE TO SANIT THERESE.
L’ artista in questo caso si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo .
COME NASCE L’ IDEA DI THE KITCHEN?
Nasce da una commistione di elementi , è importante avere il giusto tempo , il giusto spazio, e il giusto momento .
In un’ intervista di qualche anno fa la performer spiega chiaramente come nasce la sua idea , il modo in cui prende forma , è un’ idea semplice , solo l’ artista degno di tale nome sa far nascere dalla semplicità giornaliera un’ idea esplosiva capace di sbalordire il pubblico curioso .
The kitchen , dice l’ artista, riflette l’ esperienza vissuta con sua nonna , che da bambina era il centro del suo mondo . Quando tornò in Jugoslavia conobbe culture differenti e non tornò più ad utilizzare la cucina.
In quella cucina ci sono molte memorie e nostalgie , ma in parte questa è la storia anche dei diari di S. Teresa D’ Avilla e la lievitazione.
Lei fu affascinata da questo dono che poteva essere un potere ma anche un ostacolo .