Aperta dallo scorso ottobre e fino a marzo 2020 al Museo di Roma, Palazzo Braschi, la mostra dedicata a “Canova. Eterna bellezza” riserva delle speciali aperture nel periodo natalizio: sarà visitabile infatti anche il 24 e il 31 dicembre, seppure con orario ridotto, dalle 10 alle 14.
L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, prodotta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, e organizzata con Zètema Progetto Cultura, è stata curata da Giuseppe Pavanello ed esplora il legame dell’artista trevigiano, considerato il massimo esponente del Neoclassicismo, con la città di Roma, dove il pittore e scultore operò tra 1700 e 1800.
Esposte oltre 170 opere di Canova e di artisti a lui coevi; non soltanto statue ma anche bozzetti preparatori, schizzi , modellini e alcune installazioni multimediali. Il percorso di visita è suddiviso in 13 sezioni e un posto centrale occupa la parte dedicata al rapporto tra classicità e modernità con una sala anche sul tema del Classico e il Neoclassico, con la ripresa di miti e leggende legate alla cultura antica ma recuperati in chiave nuova dalla sensibilità del Canova.
In mostra, grazie ad un prestito istituzionale, c’è anche la famosissima “Amore e Psiche”, in un gesso di Canova, che testimonia della capacità dell’artista di rielaborare il mito in chiave spirituale e che trascende i sensi. Ancora, tra gli altri capolavori, uno dei marmi più straordinari di Canova: la “Danzatrice con le mani sui fianchi”, proveniente da San Pietroburgo e inserita in un ambiente rivestito di specchi, roteante sulla propria base, come da precisa indicazione di Canova che non voleva che il pubblico girasse intorno all’opera, ma il contrario. Grande cura nell’allestimento e tante suggestioni attendono quindi i visitatori.