Alzi la mano chi da bambina (o forse anche da bambino) non ha guardato almeno una puntata di “Ladyoscar”. Il cartone animato, nato dalla penna e dai pennarelli del disegnatore di manga giapponese Ryjoko Ikeda, racconta la storia di vita militare e di Corte della Cavaliera Oscar Francois de Jarjayes e della Regina Maria Antonietta. Oscar, cresciuta e addestrata come maschio dal padre, che desiderava un figlio, vive la sua esistenza come una militare, sostiene la monarchia, dedica la propria vita alla Regina (della quale è innamorata) ed è a sua volta amata dal compagno d’armi André Grandier che, anche dopo aver scoperto il suo “segreto”, quello di essere una donna, non lo rivelerà’ mai a nessuno.
Milioni di bambine in tutto il mondo hanno visto, seguito e sognato di essere Ladyoscar e di poter seguire le sue orme e le sue avventure.
Ladyoscar, però, è una storia inventata. Almeno così dicono. Ma di “Ladyoscar” ce ne sono state anche di vere, come Francesca Antonia Scanagatta. Nata a Milano nel 1776, in una famiglia numerosa, per il suo futuro la “scelta” (ma quale “scelta”? Era praticamente un obbligo!) era di fatto scritta nel certificato di nascita: il matrimonio. Ma il destino una se lo traccia con le proprie intenzioni….
Cresciuta da una governante franco-tedesca, frequenta il Collegio femminile e si distingue per il suo impegno scolastico. A 16 anni, quando la pressione per guardarsi intorno alla ricerca di un “buon partito” comincia a diventare pressante, Francesca inizia a pensare a “una via di fuga”. Mentre lei vorrebbe tanto intraprendere la carriera militare, suo fratello, che invece percorreva quella strada per volere del padre, manifestava tutto il suo scontento per quel mondo. Così, mentre andavano entrambi a Vienna, lui per frequentare il Collegio militare e lei per approfondire la conoscenza del tedesco, avviene la svolta del suo destino. Francesca, per avere meno problemi durante il viaggio di trasferimento, si veste da maschio. Approfittando della malattia del fratello, che torna a casa per curarsi, usa la lettera che il padre aveva scritto per suo fratello per essere accolta dal Collegio militare. Scoperta, il padre cerca d dissuaderla dal suo proposito. Fa pressione anche sugli insegnanti dell’Accademia militare per far espellere sua figlia, anzi, suo “figlio”, perché’ non rivelerà mai che è una donna per evitare uno scandalo, ma non riesce ad averla vinta. Francesca tiene segreta la sua identità e riesce a diplomarsi nel 1797. Chiede e ottiene di prestare servizio come ufficiale. D’altra parte, dalla Francia rivoluzionaria, soffiano venti poco simpatetici verso le antiche monarchie del Continente. Gli stessi venti che, nel manga e poi nel cartoon “Ladyoscar” porteranno alla caduta del regno di Maria Antonietta e alla stessa fine di Ladyoscar. Nel periodo fra il 1797 e il 1800, Francesca è presente su più campi di battaglia: in Germania, Polonia, Austria, Italia. Intanto, la sua famiglia è sempre contrariata dalla sua scelta e si rivolge, con discrezione, alle autorità militari per chiederne il congedo. Congedo che arriva qualche mese dopo per “motivi familiari”. Intanto, uno dei fratelli ha preso il suo posto, anche se molti commilitoni avevano già manifestato sospetti sulla vera natura di Francesca….per tutti “Franz”. Così come tutti esprimono compiacimento per il suo impegno militare e per la distinzione con la quale ha saputo rendere onore alla divisa. Lo stesso Imperatore austriaco, Francesco Giuseppe, le riconosce una pensione per i suoi meriti. La vita, purtroppo, ha strani finali. Si sposa con un pari grado che aveva combattuto sul fronte opposto, quello francese e, rimasta vedova, continuerà a considerarsi il Tenente Franz Scanagatta, fino alla sua morte avvenuta nel 1864.
La sua storia è poco conosciuta. Nascosta quasi e rimasta per molto tempo nell’oblio.
Un oblio voluto per mantenere consuetudini sociali, stereotipi di genere e “destini prescritti” che il tempo e altre rivoluzioni socio-culturali hanno spazzato via. Giusto, quindi, ricordare la storia della Tenente Francesca “Franz” Scanagatta e la sua scelta di libertà.
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