Tra settembre e ottobre, come accade tutti gli anni, le passarelle delle capitali mondiali della moda hanno dettato regole e stili per l’anno prossimo. A Parigi, Milano, New York e Londra, gli stilisti hanno esibito le loro collezioni prêt-à-porter, in settimane della moda che, mai come ora, sono state un turbinio di eventi, catwalk, passarelle, serate di gala super esclusive. Il caleidoscopico universo della moda vuole continuare a stupire, perché tutti sono consapevoli del fatto che bisogna far parlare di sé per detestare l’attenzione della stampa e del pubblico. È opinione diffusa che le tendenze non esistano più, che “si porti sempre tutto”, che tutto sia diventato moda e quindi che la moda sia sostanzialmente finita. Naturalmente, il fashion system risente dell’atmosfera artistica, socioculturale, economica e politica, influenzandola a sua volta. Ed in un’epoca come la nostra, caratterizzata da una palese frammentazione negli ambiti menzionati poc’anzi, assistiamo ad una moltiplicazione infinita di stili. Le stesse nozioni di stile e di eleganza si ampliano a dismisura, rendendo plausibili contraddizioni, divergenze e – perché no – qualche clamorosa “caduta di stile”. Di fronte a tanta varietà, c’è chi come Federica Salto di iodonna.it riesce ad individuare alcune tendenze di fondo per la Primavera Estate 2020. Il colore verde squillante domina la palette cromatica. Si impongono le micro-borse, sempre più piccole, possono essere portate al polso. I pantaloncini tornano a essere un must. Tornano anche le stampe con fiori sempre più piccoli. Troneggia lo stile maschile prevalentemente monocolore. Gli anni Settanta riportano in auge gli occhiali formato maxi e con lenti sfumate. Le stampe tropical omaggiano la giungla: palme, banani, pappagalli, scimmie e così via. I primi anni Duemila, tornati in auge, impongono come nuova mise per la sera il top sui pantaloni, magari impreziosito da gioielli macro come bracciali scultura e grandi orecchini. Si gioca con colori neutri come il rosa cipria, per uno stile super femminile (vedi in foto, abito della collezione Prada). Ed infine bisogna puntare sul trench, vero must have di stagione. Riassumendo, possiamo dire che certamente i trend individuati riportano agli anni Settanta e Novanta del secolo scorso. Ciononostante i temi dell’inizio del ventennio sono ben presenti, come segnalano il verde imperante e le stampe tropical. La moda infatti abbraccia, almeno in superficie, le ragioni delle ragazze e dei ragazzi che protestano in strada, organizzando in tutto il mondo i Fridays for Future, ispirati dall’esempio della giovane ecoattivista svedese Greta Thunberg. Dalle manifestazioni per il clima alla richiesta di una maggiore visibilità per le culture giovanili il passo è breve. Così tornano di moda, in particolare negli accessori, rivisitazioni glamour dei mitici anni Settanta. I millenial sanno abitare il loro tempo ed ecco che gli stilisti pescano a piene mani dalle serie tv, in particolare quelle trasmesse da Netflix, come ad esempio The Politician.
Foto tratta dal sito web vogue.it