Tecnologia che abita i territori: il progetto del gruppo HGM S.p.A. per un’Italia connessa

In un’Italia che corre veloce verso la trasformazione digitale, c’è chi opera per costruire le fondamenta di un futuro connesso, efficiente, globale. Tra questi, il gruppo HGM S.p.A., noto per i suoi interventi nel settore immobiliare e alberghiero, si distingue anche per un’attività meno visibile ma profondamente strategica: quella delle infrastrutture digitali. Una missione che prende corpo attraverso Ultranet, il braccio tecnologico del gruppo, e che oggi rappresenta una delle direttrici più ambiziose dell’intera holding.

 

Nata con l’obiettivo di fornire soluzioni d’avanguardia per la connettività, Ultranet ha sviluppato una rete proprietaria in fibra ottica che si estende per oltre 15.000 chilometri su tutto il territorio nazionale, con più di 700 punti di accesso (PoP) distribuiti in 19 regioni italiane. Una dorsale strategica, pensata non solo per migliorare la performance infrastrutturale delle grandi aree metropolitane, ma soprattutto per connettere i territori produttivi meno serviti. L’idea alla base è semplice quanto rivoluzionaria: portare l’alta velocità dove serve davvero, nei distretti industriali, nei poli artigianali, nei cuori manifatturieri dell’Italia che lavora e innova. In questi stessi distretti si concentrano anche iniziative e appuntamenti dedicati all’innovazione e allo sviluppo tecnologico, che contribuiscono a rafforzarne il ruolo all’interno dell’economia nazionale.

 

 

A guidare questa transizione, con discrezione e competenza, è Giulia Sangiovanni, Chief Operating Officer di Ultranet Telecomunicazioni. Laureata presso la SDA Bocconi School of Management. Giulia, figlia di Francesco Sangiovanni, rappresenta la nuova generazione imprenditoriale del gruppo HGM. È lei a orchestrare lo sviluppo delle infrastrutture digitali, unendo visione strategica e capacità operativa, dialogando costantemente con partner internazionali e stakeholder locali. Ha presentato pubblicamente il masterplan infrastrutturale durante eventi di rilievo come l’Axitea 2022 presso lo Stadio San Siro di Milano, illustrando la rete nazionale in fibra ottica, la strategia di copertura dei distretti industriali e le sinergie con soluzioni integrate di sicurezza e connettività.

 

Ultranet ha inoltre annunciato l’intenzione di estendere la propria rete in fibra ottica per raggiungere oltre 20 milioni di cittadini italiani entro il 2027. Attualmente, la copertura include aree metropolitane, isole e dorsali costiere, con una presenza già attiva su oltre il 20% della popolazione nazionale. A supporto di questo ambizioso obiettivo, l’azienda ha sviluppato un software proprietario per la raccolta e l’analisi dei dati dei distretti industriali, considerati da Ultranet il motore primario del sistema industriale italiano. Questo strumento consente di monitorare e ottimizzare le infrastrutture nei principali poli produttivi, permettendo una pianificazione capillare e mirata. Si sta inoltre sperimentando l’applicazione dell’intelligenza artificiale per il presidio del territorio e lo sviluppo di soluzioni su misura, capaci di adattarsi alle specificità locali pur restando replicabili su scala nazionale.

 

Tra i progetti più significativi recentemente avviati si segnala la collaborazione con EXA Infrastructure per la realizzazione di un nuovo collegamento in fibra ottica tra Genova e Milano. Un asse strategico che connette due dei principali hub logistici e finanziari del paese, rafforzando la capacità di scambio dati lungo la direttrice tirrenica e rendendo più fluido l’accesso a reti internazionali.

Parallelamente, Ultranet ha siglato un accordo con Open Fiber per l’integrazione e l’espansione delle rispettive reti, con l’obiettivo condiviso di portare connettività ultraveloce a oltre 1.500 distretti industriali italiani entro il 2027.

Ultranet è inoltre coinvolta nel supporto ai piani di sviluppo infrastrutturale nazionale, collaborando sia con Open Fiber che con Fibercop per il raggiungimento degli obiettivi previsti dai Piani BUL (Banda Ultra Larga) per le Aree Bianche e Grigie e dal PNRR.

Questo piano di infrastrutturazione rappresenta una delle colonne portanti del Piano Strategico HGM 2025–2028, che si articola in due direttrici: crescita organica, attraverso lo sviluppo e il consolidamento delle infrastrutture esistenti, e crescita inorganica, tramite operazioni di acquisizione sul mercato. Al centro della visione, vi è la realizzazione di Regional ed Edge Data Center, nuovi poli di elaborazione dati distribuiti strategicamente sul territorio nazionale, in grado di supportare localmente la crescente domanda di velocità, sicurezza e interoperabilità.

 

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore e da fonti finanziarie, l’ambizione di Ultranet è contribuire alla creazione di un’infrastruttura digitale che vada oltre la mera connessione, diventando leva strategica per la crescita dell’intero sistema produttivo italiano. L’azienda, infatti, punta a essere partner tecnologico delle PMI, portando nei distretti la stessa qualità di servizio oggi disponibile nei grandi centri urbani, attraverso un backbone proprietario robusto, resiliente e scalabile.

 

Tra i fascicoli strategici figura anche il progetto BT Italia, per il quale Ultranet ha proposto un piano specifico dedicato ai distretti industriali e alle piccole e medie imprese. Il progetto prevede l’integrazione di questi poli produttivi nel backbone di rete proprietario, assicurando alte prestazioni, resilienza e una nuova base di crescita per il tessuto imprenditoriale nazionale.

 

A questo si affianca anche l’impegno del gruppo HGM nella rigenerazione urbana a Campione d’Italia, dove si sta realizzando un progetto che unisce infrastrutture digitali in fibra ottica a interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L’iniziativa mira a trasformare il comune in un modello di innovazione territoriale, connettendolo a un network internazionale che coinvolge paesi come Francia, Grecia e Israele, e rendendolo un esempio replicabile per altri territori italiani.

 

Un obiettivo ambizioso, ma perfettamente in linea con la vocazione produttiva del paese. L’Italia, infatti, è il quarto esportatore al mondo in settori chiave come artigianato, moda, design, tecnologia e manifattura di precisione. Una forza economica che si alimenta di talento, know-how e capacità produttiva diffusa, ma che oggi più che mai ha bisogno di infrastrutture digitali solide per competere su scala globale. La fibra, in questo senso, non è solo un vettore di connessione: è lo strumento che consente alle idee di viaggiare, alle imprese di espandersi, ai territori di raccontarsi al mondo.

 

Il lavoro portato avanti da HGM e da Ultranet è dunque un lavoro silenzioso ma determinante. Un’infrastruttura invisibile agli occhi, ma indispensabile per la crescita economica e per la capacità competitiva dell’Italia. Dietro ogni nodo, ogni cavo, ogni dorsale, c’è un’idea di futuro che punta sulla coesione, sull’accessibilità, sulla qualità. E soprattutto, sulla convinzione che la vera innovazione non sia mai solo tecnologica, ma culturale.

 

In un tempo che corre, HGM sceglie di costruire. Con pazienza, con metodo, con quella sobrietà che contraddistingue ogni suo progetto. Lo fa anche nel digitale, restituendo al paese non solo una rete, ma una visione.

 

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