La grande musica e l’artigianato di qualità premiano John Adams Al compositore statunitense il 18esimo Glashütte Original Music Festival Award

Tradizione e innovazione nella musica e nell’arte si incontrano grazie alla collaborazione tra la nota azienda produttrice di orologi tedesca Glashütte Original – operante sin dal 1845 dal quartier generale sito nella cittadina della Sassonia da cui l’impresa prende il nome – e il Festival Musicale di Dresda (Dresdner Musikfestspiele), quest’anno giunto alla sua 44esima edizione e capace fin dalla sua fondazione di richiamare alla memoria i solidi legami della città sull’Elba con la storia della musica europea. A quest’ultimo proposito sarà sufficiente menzionare il teatro dell’opera cittadino, la Semperoper, casa della Staatskapelle, la celebre orchestra fondata nel 1817 da Carl Maria von Weber, e luogo in cui sono state portate in scena per la prima volta opere di Richard Wagner – come il “Rienzi” del 1842, “L’olandese volante” del 1843 e il “Tannhäuser” del 1845 – e di Richard Strauss, dalla “Salomè” all’”Elettra”.

L’azienda e l’istituzione culturale sassoni si sono fatte anche quest’anno promotrici del Glashütte Original Music Festival Award, giunto alla 18esima edizione e assegnato sempre ad una figura di eccezione del mondo della musica che sia distinta nell’insegnamento della musica classica e nel promuovere iniziative di sostegno economico a vantaggio di giovani musicisti di talento. Questa volta a ricevere l’ambito riconoscimento è stato il compositore e direttore d’orchestra John Adams, a margine di un concerto – inserito nel programma del Festival Musicale di Dresda e trasmesso in diretta mondiale streaming da New York lo scorso 30 maggio– che ha visto esibirsi, sotto la direzione di Eric Jacobsen, il collettivo orchestrale “The Knights” accompagnato dai solisti Gil Shaham (violino) e Timo Andres (pianoforte). Entrato nell’albo d’oro dell’importante premio accanto a nomi come Joshua Bell, Joyce DiDonato, Sir Simon Rattle e la Filarmonica di Berlino, la cantante di Fado Mariza, il direttore d’orchestra Andris Nelson e il violoncellista Steven Isserlis, John Adams è stato premiato sia per la sua prolifica produzione di musica strumentale e di opere liriche spesso ispirate a eventi politici ( si pensi a Nixon in China, a The Death of Klinghoffer, a On the Transmigration of Souls o alla recente Girls of the Golden West) sia per il suo impegno culturale e sociale; proprio quest’ultimo è stato al centro del discorso con cui il compositore statunitense ha accettato il premio, in cui ha fatto riferimento a ciò a cui lui e la moglie si stanno «dedicando negli ultimi anni», ovvero «il finanziamento di lezioni di musica nelle carceri americane, l’assegnazione di borse per lo studio della musica classica a membri di comunità caratterizzate da tensioni socio – economiche e razziali, l’esecuzione di opere inedite di giovani compositori». Da parte sua, Jan Vogler, direttore del Festival Muiscale di Dresda si è detto onorato che il Glashütte Original Music Festival Award di quest’anno sia andato a «uno dei grandi compositori del nostro tempo, che vanta numerosi fan anche in Germania»., mentre Roland von Keith, Managing Director e CEO di Glashütte Original, ha voluto sottolineare la forte affinità di approccio tra Adams, che nel «combinare elementi della musica classica, del jazz e del pop ha creato un nuovo genere musicale che persone di tutto il mondo hanno accolto con grande entusiasmo», e la stessa azienda da lui diretta che, «in quanto fabbrica di orologi ricca di tradizione e di innovazione allo stesso tempo», sa «quanto sia importante offrire nuove interpretazioni dell’artigianato tradizionale e del design classico continuando a guardare al futuro».

Proprio il contributo della Glashütte è determinante per la riuscita del premio, dal momento che l’azienda sassone mette a disposizione sia la dotazione economica del premio stesso, pari a 25.000, sia il prezioso trofeo che la accompagna, ovvero una riproduzione del tourbillon volante – variante del tradizionale tourbillon alla base del funzionamento di ogni orologio – inventato nel 1920 dall’orologiaio tedesco Alfred Helwig e sin da allora considerato uno dei maggiori avanzamenti nell’arte dell’orologeria. Proprio Helwig è l’eponimo della scuola di orologeria, di proprietà della stessa Glashütte, di cui sono allievi gli artigiani che realizzano il trofeo, cercando, nel crearlo, di raggiungere essi stessi quella combinazione tra tradizione e modernità che, nelle parole di von Keith, avvicina la Glashütte al modo di fare musica di John Adams.

 

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares