Karen Thomas, la Luce per comunicare l’arte e l’armonia e la pace

La nascita della luce 2021
Work in progress dell’artista nello studio

“E’ definita “il Giotto del XXI secolo “ per il suo stile contemporaneo forgiato non solo da una personalità autentica ma anche da alte competenze tecniche”. Quando l’arte diventa un messaggio di evasione e di speranza, ecco Karen Thomas, neo-espressionista, PITTRICE EUROPEA, da tempo alla ricerca dei segreti della luce come strumento di comunicazione e dialogo. Karen è nata a Berlino, ma da oltre 20 anni lavora e vive a Roma. Una lunga formazione alle spalle, si è laureata infatti in Letteratura e Filosofia all’Università di Gottinga continuando con una specializzazione all’Uninerstà Kiel. Numerosi soggiorni  di studio tra l’Europa e gli Stati Uniti l’hanno portata a girare gran parte del mondo ed apprendere diverse tecniche pittoriche. La sua attività artistica è maturata con grande sensibilità verso tutto ciò che la circondava, e oggi è più produttiva che mai, grazie anche ad anni di esperienze di insegnamento ed esposizioni personali e collettive. La Thomas infatti fino a poco tempo fa è stata docente di pittura e storia dell’arte in molte città quali Parigi, Kiel, Lubecca e presso la Hamburger Kunsthalle, Museo dell’Arte Moderna di Amburgo e si pregia di essere stata la prima firmataria dell’elaborazione del nuovo “Manifesto del Ruolo Etico dell’Artista“; è stata per più di vent’anni titolare della cattedra di Tecniche pittoriche presso la R.U.F.A., (Rome University of Fine Arts) ed è una delle artiste più rinomate del panorama attuale della pittura contemporanea in Italia e in Europa. Già all’inizio della sua carriera artistica, negli anni ‘80, ha eseguito un intenso lavoro per la trasposizione di impressioni di città, paesaggi e figure. E’ un’artista pluripremiata: tra i tanti riconoscimenti ricevuti come miglior pittura ne vale la pena menzionare alcuni: nel 2017 Premio Medmeo D’Oro per la sezione “personalità eccellenti” e nel 2015 il Premio per la Pace, UNESCO 1997  “Women creators of the two seas, the Balkan and Mediterranean sea” alla mostra I Colori della Luce – Colori della Pace.  Numerose anche le sue pubblicazioni tra cui anche delle   biografie. Nel 2011 ha partecipato inoltre al progetto “Oman, storia e cultura di un paese”  come direttore artistico. Negli ultimi anni ha seguito un percorso artistico segnato dalla matericità e plasticità, dedicato anche al mondo della musica e ai suoi grandi interpreti, come Bach, Beethoven, Mozart e Verdi. Dal 2000 la Thomas si è dedicata alle ricerche sull’astrattismo tra forma e colore ed è ora evidente come il suo percorso pittorico sia incentrato sul concetto di luce in tutti i suoi significati, spirituali, funzionali ed estetici; a cominciare dalla rappresentazione della “Genesi” nella quale la luce  parte dalla creazione divina e attraversa il tema dei diversi fenomeni, come la luce mediterranea, quella notturna, quella fisica, quella etica, protesa al rispetto dell’individuo e dell’ambiente che lo circonda. Molte delle sue ultime esposizioni a Castel Sant’Angelo sono state dedicate a questo tema come nel 2007 “Il Fascino della Luce”, nel 2008 “Il Fascino della Luce II”  e nel 2015 “I colori della Luce – Colori della Pace”; e poi ancora nel 2021  “Verso la Luce”  all’Art Gallery Gregorio VII, dove nelle opere hanno predominato le infinite sfumature del giallo, non solo per captare la luce ma anche per evocare la bellezza della musica a cui spesso si ispira l’artista tedesca.  Ancor prima, nel 2014, aveva descritto la luce in forma collaterale con “Il Mistero del Blu”, una esposizione incentrata sul omonimo colore, secondo la Thomas nato dall’incontro tra luce e materia e che  racchiude il significato, oltre che di luce, di bellezza, cielo, mare, profondità, attesa, magia e mistero. Fino ad arrivare all’ultima mostra, del 2022, che ha avuto lo stesso tema, ma con una differente ricerca cromatica e sensibilità artistica. Karen Thomas lo scorso  19 novembre ha concluso una “solo Exhibition” presso l’Istituto di Sant’Antonio dei Portoghesi di Roma intitolato “Nella Luce”, una serie di nuove opere create proprio nell’anno in cui si è iniziato a sentire il maggior bisogno di luce intesa come positività. Un lavoro maturato quindi sotto il periodo di pandemia prima e di crisi energetica internazionale poi, che ha spiegato come il mondo dell’arte possa essere sempre capace di descrivere la vita e l’attualità in connessione con l’ambiente, la cultura e la società. Una mostra che ha voluto esprimere un messaggio di ripartenza e di riappropriazione di spazi e tempi  attraverso l’arte, la scienza e la bellezza che l’uomo riesce a costruire nel rispetto del pianeta. Un’esplosione di colori e luci su grandi tele e ad ampio respiro che descrivono tante storie e luoghi. Un’esposizione insomma molto sentita e di grande successo, pensata come un vero e proprio inno alla luce, alla speranza e alle cose buone della vita. La mostra ha segnato anche un  impegno  dell’artista per la ricerca scientifica a supporto delle malattie rare dell’Istituto Superiore di Sanità. Una delle opere di Karen Thomas “Cosmo Illuminato” è stata scelta dall’Istituto di Ricerca come immagine del Research Topic “Advances in Neurohabilitation Strategies for Children with Rare Neurological Disorder”. La particolarità nell’osservare i dipinti di Karen è l’esplicito invito  ad un confronto con se stessi e con il mondo, un continuo dialogo . E’ ammirevole il suo desiderio artistico di voler viaggiare nell’animo umano e nello spazio della natura circostante senza mai abbandonare ciò che di buono l’uomo ha creato. E in questi anni di crisi dovuta a varie eventi mondiali questo desiderio può essere una salvezza, l’arte può diventare veicolo di spiritualità personale e collettiva per ritornare ad apprezzare le piccole cose belle della vita. E proprio così facendo Karen Thomas continua a stupire con la sua ricercatezza artistica, la sua passione per il senso della luce che anima e illumina l’essere umano e la natura, e  il suo grande rispetto per la materia e la bellezza,  tanto da renderla una vera testimone e artefice dell’arte contemporanea di oggi.

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