La stagione rinascimentale italiana è ricca di artisti in grado di esprimere la vitalità di una civiltà all’apogeo: spiccano, tra questi, Michelangelo e Raffaello.
Ma Venezia, rappresenta un mondo a parte: artisti straordinari fioriscono, tra cui Jacopo Bassano, punta di diamante della pittura veneziana del Cinquecento.
Andrea Donati illustra, così, in ‘Jacopo Bassano. Vivezza e Grazia di Colore, l’adorazione dei magi e i suoi multipli’ la lunga carriera dell’artista incentrata quasi esclusivamente sul genere biblico.
‘Vivezza e grazia di colore’ sono difatti le parole usate da Raffaello Borghini, il primo a testimoniare la fama dell’artista al di fuori di Venezia.
Nato nella nota famiglia di pittori Bassano, Jacopo dal Ponte, viene più volte indicato come il successore di Tiziano, ritenuto l’astro assoluto della pittura veneziana.
Artista fuori classe, ma umanamente schivo e modesto, Jacopo decide di rimanere a Bassano, luogo più tranquillo e circoscritto rispetto alla più vicina Venezia, piena di opportunità ma allo stesso tempo più competitiva. Tale scelta, successivamente, non sarà condivisa dal figlio Francesco, il quale invece intuì che era necessario trasferirsi nella vicina Serenissima per competere con i più grandi. Ciononostante, Jacopo viene comunque ritenuto uno dei principali artisti della pittura veneziana del Cinquecento.
Con una pittura tradizionale e strettamente legata alla devozione religiosa e alla patria, le opere di Jacopo da Bassano risentono molto dei principi rinascimentali dell’epoca. Inoltre il modo in cui il colore viene utilizzato dà il titolo a questa opera grazie alla Vivezza e alla Grazia dello stesso.
Il testo prosegue così parlando de l’adorazione dei Magi con osservazioni sullo stile, la luce, il colore, i confronti con lo stile de El Greco e la cornice. Inoltre le quattro composizioni dell’opera definite ‘i multipli’ sono messe a confronto anche cercando di fare chiarezza circa la datazione delle stesse.
Circa l’opera, sono trattate anche i diversi restauri, di cui si è occupato direttamente lo studioso e scrittore dell’opera Andrea Donati.
Infine un catalogo di dipinti in mostra e correlati offre tutte le informazioni sulle opere principali, la provenienza e il museo di riferimento in cui possono essere ammirate. Diversi i dipinti a confronto oltre alle incisioni e ad un appendice a cura di Silvia Marchiori.