#IOSONOPORCOSPINO
Be human again
In Italia a breve ripartirà addirittura il campionato, le spiagge e gli stabilimenti balneari torneranno ad essere pieni di persone e bambini che corrono tutti sporchi di sabbia, ma allo stesso tempo nessuno potrà essere vicino all’ altro abbracciarsi o giocare insieme. Come si fa quindi a parlare di ritorno alla normalità?
La normalità non riguarda solo le riaperture dei bar, dei negozi, la ripresa delle attività che più ci piacciono, in questa normalità c’ è una qualcosa che stona, il distanziamento sociale, non è una scelta è un obbligo.
“Come faremo a rimanere umani pur rinunciando al contatto diretto e rimanendo a distanza l’ uno dall’ altro?”.
Psicologicamente la paura del contagio crea una grave divisione che nasce dalla paura , sorridiamo alle persone e troviamo serenità solamente se ci sono distanti , è un cambiamento importante e veramente drastico, basta guardarsi intorno per notarlo e sentire il vuoto che crea .
È proprio dal desiderio di voler comare questo vuoto e sentirci nuovamente umani che nasce l’ idea “IL SALUTO DEL PORCOSPINO” divenuto ormai virale con le sue innumerevoli visualizzazioni, parliamo di circa 5 mila su Youtube e 34 mila su Facebook.
Nasce tutto da Angelo Monoriti avvocato e docente e dalla psicologa Maria Rita Parsi i quali hanno coordinato dei ragazzi provenienti da varie università per portare a termine il cartone animato dal noto successo.
L’ idea del porcospino è ripresa da una parabola del filosofo Schopenhauer 1851 , IL DILEMMA DEL PORCOSPINO: “i porcospini stanno alla giusta distanza per non ferirsi ma allo stesso tempo abbastanza vicini per scambiarsi il calore”. Questo a simboleggiare il comportamento che potremmo avere noi per tutelarci ma allo stesso tempo per per restare umani.
Il mezzo migliore e più virale per trasmettere il saluto è l’ idea di un cartone animato ,un lavoro costato circa 450 ore di lavoro a distanza .
Chiacchierando con alcuni dei ragazzi che hanno partecipato la prima cosa che risulta evidente è l’ unione che si è creata tra loro nonostante la distanza, la timidezza iniziale dopo un po’ scompare in vista della riuscita di un obbiettivo comune.
Alessandro, Alessio, Oscar, Francesco e Vincenzo ciascuno il suo compito per raggiungere il risultato finale, ragazzi che non si conoscevano tra loro e soprattutto non si erano mai trovati a lavorare in squadra hanno collaborato duramente . Alessandro si è messo in gioco come regista e sceneggiatore , Francesco è il produttore esecutivo, che grazie a suo fratello nutre un saldo interesse per il cinema, ha aiutato con le sue competenze di project menagement ,Alessio ha lavorato a stretto contatto con Oscar , si è occupato delle animazioni, tutte originali e fatte a mano , ha animato i personaggi per dare movimento alle immagini . Vincenzo lavora come scenografo, per la prima volta si è approcciato a questo ambito , il suo lavoro principale è stato creare tutto ciò che è intorno al personaggio, occupandosi inoltre del montaggio e degli effetti speciali. Oscar il “team leader” afferma che coesi hanno lavorato notte e giorno soprattutto l’ ultimo periodo , lui si è occupato dei personaggi per le animazioni, ci teneva al fatto che il video avesse uno stile originale .
La riuscita del lavoro è evidente, tra i ragazzi c’ è chi è pienamente soddisfatto chi meno .
In cosa consiste questo saluto?
Ora che si possono rivedere gli amici è la cosa giusta da fare : “ti vedo , ti sento, ti sono vicino, iosonoporcospino”.
“ Senza la relazione con i nostri simili noi siamo soltanto degli esseri, noi non nasciamo esseri umani lo diventiamo con l’ interazione”.
Qual’ è la giusta distanza da tenere per non ferirci , come due porcospini : “metteremo il palmo della mano destra avanti attiveremo il contatto visivo, porteremo il palmo della mano verso sinistra vicino al cure , non è un saluto ma uno sguardo, nella mano ci sono i nostri nuovi occhi, io ti vedo ti sento ci sono , iniziamo da qui be human again”.