Hot Art Exhibition

di SimonPietro Giudice

Hot Art Exhibition è un interessantissimo nuovo progetto 3D dell’artista e multidisciplinary designer viennese Alper Dostal.

L’artista ipotizza gli effetti che il caldo potrebbe avere all’interno di un museo d’arte.

La sua ultima creazione mostra con ironia i possibili effetti su opere iconiche famose di artisti altrettanto celebri come L’urlo di Munch, Guernica di Picasso, La notte stellata di Van Gogh, la Composizione in rosso, blu e giallo di Mondrian, Napoleone di Jacques-Louis David, Il Figlio dell’uomo di Magritte, La persistenza della memoria di Dalì, e tante tante altre opere ancora.

Un’idea che cela, neanche in maniera troppo velata, la preoccupazione reale sul riscaldamento globale e sulla forte necessità di proteggere il nostro patrimonio, culturale e non, dai suoi effetti.

Nel suo esempio a farne le spese sono dei dipinti, opere d’arte che si liquefano inesorabilmente davanti agli occhi dei visitatori di un museo, che si sciolgono pian piano sotto effetto del cambiamento climatico che distrugge pietre miliari dell’arte moderna.

Il tema affrontato dall’autore è utilizzato come moto di riflessione e di presa di coscienza per la questione climatica., che da tempo attanaglia il nostro pianeta.

Quello affrontato diventa sempre più un tema attuale ed estremamente preoccupante, e molti artisti stanno prendendo posizione in merito alla faccenda, sfruttando la propria creatività e il proprio lavoro per lanciare un messaggio comune sull’argomento: il surriscaldamento globale è incontestabile e devastante per il nostro pianeta e per noi che lo abitiamo.

Ancora una volta è l’arte, con la sua capacità di parlare ai cuori e alle coscienze, a metterci di fronte alle nostre responsabilità.

Il riscaldamento globale incombe, sempre di più, e attenderne gli effetti senza agire per arrestarlo o quantomeno contrastarli è un’offesa alla bellezza artistica, e non solo, che ancora ci circonda.

Ma andando avanti di questo passo ancora per unto tempo?

Alper Dostal sul suo sito personale scrive: «le mie opere sono spesso influenzate dalla vita di ogni giorno, dal surrealismo, dal disegno industriale e dall’astrattismo; vorrei descrivere il mio lavoro come estetico, un pò bizzarro, umoristico e con un goccio di sarcasmo, che spesso nasconde una storia» afferma parlando di sé e delle proprie realizzazioni.

A scioglierci senza via di scampo, fuori e dentro i musei di tutto il mondo, non siamo gli unici.

www.alper.at

@dostal.alper

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