GIOVANNI DI STEFANO Maestro del colore e cultore del movimento

Giovanni Di Stefano nasce a Roma il 24 marzo 1930. Al termine degli studi nel 1954, manifesta fin da subito una grande passione per il disegno e la pittura.

Inizia a lavorare nel 1955 come illustratore sia per note riviste storico-culturali che per riviste di cronaca ma anche come fumettista per diverse collane di gialli per ragazzi.

Proprio come fumettista, viene chiamato a collaborare per lo STUDIO ROSI, studio fondato da Giorgio Cambiotto collaboratore di Sergio Rosi.

Successivamente collaborerà per 3 anni con “La Tribuna Illustrata” come pittore di copertina, ciò lo farà conoscere al pubblico per le sue doti di cultore del colore e della gestualità.

Non meno importanti e formative sono le collaborazioni per la rivista storica “7 anni di guerra” (1959), le riviste di cronaca “Cronaca” (1966-67), “Polizia Moderna“ (1967), “Cronaca Nera” (1977), “Il Carabiniere”(1975).

Tra il 1960 e il 1980, grazie alle sue grandi doti di resa espressiva dei volti e alla sua capacità di trasmettere il movimento del corpo nell’immediatezza dell’azione, viene assunto da diverse case produttrici cinematografiche, sia italiane che estere, per la realizzazione dei manifesti pubblicitari. Tra le più famose possiamo trovare: la Delta film distribuzione, la United Artists, Eastmancolor e la Metro Goldwin Mayer.

Da sempre amante della natura ed, in particolare, del mare, i soggetti che preferiva ritrarre erano pescatori, cavalli in corsa e maternità. La sua costante attenzione e la minuziosa ricerca al dettaglio dei movimenti rendevano i suoi quadri vivi e costretti nello spazio nello spazio solo dalle cornici. Allo studio del dettaglio e del movimento del corpo umano si univa la passione per il colore, sempre impeccabile nelle scelte delle tonalità a seconda della tipologia del soggetto, mirando nel trasmettere un emotività che potesse far viaggiare gli spettatori attraverso il dipinto fino a farli essere lì, come accanto a lui, nel godersi lo spettacolo che Giovanni Di Stefano stava ritraendo.

A Testimonianza dell’immenso valore artistico e dell’impatto culturale che hanno avuto le sue opere vi sono i diversi premi e riconoscimenti ottenuti in occasioni di diverse rassegne d’Arte Figurativa, Mostre Estemporanee e concorsi ai quali ha partecipato come: il 1° premio al trofeo Primavera Romana nel 1980, 1° premio “La Sciara di Stromboli” ottenuto per ben 2 volte, nel 1986 e nel 1988, sempre nel 1988 arrivò 1° al concorso di Pittura Estemporanea “Maggio a via dei Giubbonari” e questo solo per citarne alcuni. Oltre a tutto ciò Giovanni Di Stefano è stato membro della prestigiosa Associazione artistica “100 pittori di via Margutta”.

Giovanni Di Stefano nelle sue opere, tra le complessità dei corpi e la maestria nei colori, ha fatto della semplicità il suo linguaggio cardine per parlare attraverso i secoli con chiunque ammirerà le sue opere.

La mostra sarà aperta dal 6 al 20 settembre e presentazione a cura della dottoressa Mara Ferloni critico d’arte .

https://www.studiocico.it/le-mostre-dello-studio-cico/

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