Un filo consumato. Una trama dimenticata. Un frammento di seta che conserva ancora la memoria di mani esperte. Ciò che il mondo della produzione seriale considera scarto, nelle mani di Fosca Campagnoli diventa poesia materica, linguaggio silenzioso che racconta nuove storie. In Via Bastia 7, nel labirinto milanese dove tradizione e avanguardia si sfiorano senza mai toccarsi veramente, un atelier sfida il tempo e le sue logiche di obsolescenza: FoscaMilano, laboratorio dove i tessuti non muoiono mai, ma si trasformano in un perpetuo dialogo tra passato e futuro.
“Tessuto, ago e filo sono i miei mezzi di espressione. Quando scelgo, osservo e comincio a lavorare un tessuto, ecco, quello è l’istante preciso in cui mi sento a posto con il mondo”. Queste parole di Fosca Campagnoli, fondatrice e direttrice creativa dell’atelier, rivelano l’essenza di un percorso che unisce sensibilità artistica, conoscenza tecnica e profondo rispetto per la materia.
Con una formazione umanistica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Fosca ha sviluppato uno sguardo peculiare sul mondo, capace di cogliere bellezza e potenzialità dove altri vedono solo scarti. La sua avventura nel mondo tessile è iniziata in un momento particolarmente significativo della sua vita: parallelamente alla nascita della sua prima figlia, quando la maternità le ha insegnato un nuovo modo di scandire il tempo. Quella che era una semplice passione, coltivata con la stessa cura che si dedica a una creatura in crescita, si è gradualmente trasformata in un percorso di sperimentazione sempre più consapevole, fino a diventare una vera e propria professione.
Varcare la soglia di FoscaMilano significa immergersi in un’esperienza sensoriale completa. Il laboratorio si rivela come una galleria d’arte inaspettata: arazzi colorati adornano pareti bianche, alternandosi a fotografie in bianco e nero; abiti unici si ergono come installazioni, raccontando storie di ricerca e creatività. Il ronzio sommesso delle macchine per cucire in attività si mescola con la materialità dei tessuti esposti, mentre armadi in legno, tavoli e sedie “vestiti” con coperte artigianali completano un ambiente che è insieme laboratorio, showroom e spazio espositivo.
Ciò che distingue FoscaMilano nel panorama dell’artigianato tessile contemporaneo è la sua filosofia di circolarità creativa. Qui, le rimanenze di tessuto non sono considerate scarti ma diventano il cuore pulsante di ogni progetto. L’atelier dispone di un archivio tessile straordinario, frutto di anni di ricerca in vecchi magazzini, laboratori di sartoria, campionature e rimanenze di case di moda. Fosca seleziona con cura fibre naturali e nobili – lane, sete, canape e lini – prediligendo materiali che, pur nella loro eccellenza qualitativa, erano stati dimenticati o sottovalutati nel ciclo produttivo convenzionale.
L’approccio progettuale nasce da un’attenta osservazione delle qualità intrinseche del tessuto: la texture, il colore, il peso, la trama. Ogni frammento viene valutato non solo per la sua bellezza individuale, ma anche per le potenziali armonie che potrebbe creare nell’incontro con altri materiali. È un processo che richiede sensibilità estetica e competenza tecnica, un equilibrio tra intuizione artistica e razionalità progettuale che si traduce in creazioni uniche per raffinatezza e originalità.
Il laboratorio si distingue per la versatilità della sua produzione. Dalle abili mani di Fosca e delle sue collaboratrici nascono tendaggi leggeri ed eterei che lasciano trasparire scritture realizzate con fili e trame, arazzi composti da tessere multicolori, elementi d’arredo che trasformano gli spazi abitativi, rivestimenti che danno nuova vita a pezzi storici di design. A questi si aggiungono capi d’abbigliamento, giacche, stole e borse, frutto della collaborazione con Anna Tamborini, fiber artist che ha portato nel laboratorio la sua esperienza nel mondo della moda.
La forza del progetto FoscaMilano risiede anche nella sinergia di competenze diverse che vi confluiscono. Accanto a Fosca Campagnoli operano professioniste che arricchiscono il laboratorio con le loro specifiche abilità. Anna Tamborini, con il suo approccio artistico ai tessuti, crea composizioni in cui “colori brillanti si alternano in un abbraccio emozionale, scandita dai colpi di luce dei bianchi sintetici e avvolta da rari segni bruni”.
Carola Guaineri, fotografa milanese, si è avvicinata all’arte dell’immagine nel 1991, dopo aver visto una mostra di Ansel Adams. Da allora, ha fatto della pellicola in bianco e nero il suo mezzo espressivo privilegiato, sviluppando personalmente le sue stampe in camera oscura. Il suo sguardo cattura l’anima delle creazioni tessili, traducendo texture e volumi in immagini evocative che ne esaltano la poesia intrinseca.
Beatrice Pugni, product designer, porta nel laboratorio una sensibilità unica, maturata fin dall’infanzia nell’universo dei tessuti. Come lei stessa racconta: “Fin da tenera età ho potuto immergermi in un mondo di tessuti, confezione e accessoristica. Tastavo ciò che mi circondava affinando la mia sensibilità, osservavo e immaginavo mondi possibili in cui i materiali diventavano linguaggio per raccontare i miei mondi.”
Questo intreccio di visioni e competenze si riflette nel metodo di lavoro di FoscaMilano, dove ogni progetto è unico e sviluppato interamente all’interno del laboratorio. La visione progettuale, guidata da solidi principi di design, si muove in armonia con le conoscenze tecniche necessarie per lavorare in modo creativo le fibre tessili.
L’atelier segue il prodotto in tutte le sue fasi: dalla progettazione alla prototipazione, dallo sviluppo tecnico alla campionatura finale, garantendo un controllo qualitativo capillare e una coerenza estetica impeccabile.
Le creazioni di FoscaMilano hanno trovato espressione anche in mostre ed esposizioni che ne hanno valorizzato la dimensione artistica. Appunti, una delle collezioni più significative, ha presentato nel laboratorio di Via Bastia una serie di manufatti tessili unici, cuciti a mano per la casa e la persona. Un percorso espositivo che ha evidenziato come ogni creazione di FoscaMilano sia non solo un oggetto funzionale, ma un’opera capace di evocare emozioni attraverso il tatto, la vista e il racconto che ogni tessuto porta con sé.
Oltre alla produzione artistica, Fosca Campagnoli dedica parte del suo tempo alla trasmissione del sapere tessile. La sua capacità narrativa, che si esprime pienamente nelle sue creazioni, trova un canale altrettanto significativo nell’insegnamento. Propone workshop tematici nel suo atelier, soprattutto nei periodi meno intensi dell’anno produttivo, tra gennaio e febbraio, e organizza laboratori per scuole di vari livelli. Un impegno didattico che nasce dalla convinzione che il valore dell’artigianato tessile debba essere preservato e trasmesso alle nuove generazioni, non come reliquia del passato ma come pratica viva e in continua evoluzione.
FoscaMilano offre anche servizi di consulenza e progettazione creativa per aziende, contract e privati. Interviene a partire dalla condivisione di idee e progetti tessili per creare prodotti su misura, interpretando le indicazioni dei clienti e lavorando a fianco di artisti per realizzazioni specifiche. L’esperienza accumulata negli anni, unita alla passione e alla dedizione, permette al laboratorio di tradurre esigenze funzionali ed estetiche in creazioni che esprimono un’identità precisa e riconoscibile.
In un mondo dominato dall’omologazione della produzione industriale, FoscaMilano rappresenta un manifesto vivente della bellezza che può nascere dalla consapevolezza, dal rispetto per la materia e dalla volontà di dare nuova voce a ciò che sarebbe stato dimenticato. È un luogo in cui l’arte tessile si fa linguaggio espressivo, in cui la sostenibilità incontra l’estetica e ogni creazione diventa un frammento di storia, di memoria, di futuro, intrecciato con maestria e passione.