Con il Dpcm che entra in vigore da domani, 1 febbraio, entrano in fascia gialla, dopo avere avuto il colore arancione, regioni quali Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Lombardia e anche Lazio. In questi territori, quindi, come da Dpcm, i musei potranno riaprire, seppure soltanto nei giorni infrasettimanali, lasciando fuori i week end e ovviamente nelle forme contingentate e con il distanziamento sociale previsti dalle normative di legge.
Il Museo dell’Ara Pacis, a due passi da Piazza del Popolo, a Roma, riparte con l’esposizione dedicata al grande fotografo dell’agenzia Magnum Photos – in calendario fino al prossimo 16 maggio – , che propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca con l’intento di restituirne l’autentica bellezza. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent’anni il grande fotografo Josef Koudelka, propone in particolare la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all’Algeria, dalla Turchia all’Italia e oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Si tratta quindi di un’esplorazione davvero unica che non ha precedenti e di un lavoro fatto di grande costanza e perseveranza. L’artista coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l’atmosfera malinconica ma con l’obiettivo di restituirne l’autentica bellezza. Il suo intento è usare l’arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza: è questo il grande ed ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, che in questo momento storico parla di uno sguardo speciale sul futuro, al di là di limiti e confinamenti. Un viaggio in costante divenire che si arricchisce di nuovi capitoli.
Nato in Moravia nel 1938, Josef Koudelka è famoso soprattutto per le sue foto che hanno testimoniato gli eventi della Primavera di Praga. A 12 anni comperò la sua prima macchina fotografica con i soldi guadagnati raccogliendo fragole nei campi e vendendole in un vicino villaggio, continuando a coltivare la sua passione anche mentre studiava ingegneria aeronautica. Nel 1967 però decise di dedicarsi completamente alla fotografia.