Autore, regista ,capocomico ,impresario, produttore, protagonista a tutto campo del teatro leggero italiano . Erminio Macario nasce a Torino il 27 maggio 1902 ” l’essere nato in una mansarda mi autorizza ad affermare ,che per diritto di nascita ,appartengo ai quartieri alti !” All’età di dieci anni inizia a recitare nella filodrammatica dell’Oratorio don Bosco , in corso Valdocco .A quindici anni costituisce una compagnia amatoriale presso il circolo cattolico San Donato .
All’inizio del 1923 rientra a Torino : Al Teatro Romano ,gestito dall’impresario Umberto Fiandra è “secondo comico “ . Verso la metà dell’anno conosce la giovane danzatrice diciasettenne ,Maria Giuliano .Macario la induce a lasciare la danza classica e passare alla rivista nella compagnia di Molasso .Si Sposeranno a Torino nel 1926 .Mariuccia sarà la costumista e la coreografa dei suoi spettacoli e si rivelerà abilissima nello scovare e nel selezionare soubrette.
Nel 1924 è a Milano , ha due modelli : Edoardo Feravilla ed Ermete Novelli . Nel 1925 è scritturato come comico grottesco . Nel 1927 interrompe il contratto con la Bluette per accettare la scrittura offertagli dall’impresario Achille Maresca per la sontuosa rivista Madama Follia di Ripp & Bel Amì.
Dal 1929 al 1934 fa varie esperienze di avanspettacolo ,prosa dialettale ,rivista ,commedia musicale . Nel 1929 fa la sua prima apparizione cinematografica nel film d’esordio di Alessandro Blasetti , Sole con Dria Paola : film muto con arrangiamenti di un commento muto di Mario risi .
Nel 1933 è il protagonista del film Aria di paese presentato nelle locandine come “ il primo film comincio italiano “ ; i dialoghi sono orientati al surreale .
Torna al teatro con Mondo allegro “ rivista a grande spettacolo “.Per i balletti attinge ai vivai di Vienna ,Parigi, Londra .A Vienna dove impara la compagnia dei fratelli Schwartz scrittura primadonna :Hilda Springher
A Torino nel 1937 “ per caso vicino a un edicola in piazza Castello proprio accanto alla fermata del tram “ vede Giulia Dardanelli ,studentessa dell’istituto : fu colpo di fulmine
Macario è lo scopritore di quasi tutte le più celebri soubrette italiane.
Gli anni del dopoguerra registrano successi strepitosi .
L’impegno economico per le sue produzioni ,sostenuto in proprio , è imponente : cifre faraoniche per scenografia ,coreografie , costumi e luci . Inventa il piazzato Macario , una speciale dislocazione dei riflettori ,che oscurando la scenografia ,consente di illuminare appieno il volto e le donnine .E’ un regista ferreo ,pignolo , intransigente : Macario direttore d’orchestra come lo dipinge Roberto Bixio in un dipinto .
La preparazione degli spettacoli è meticolosa : anche dieci ore di prove al giorno . Viso ovale “ ad uovo di pasqua” -giochi di parole , non sense, ammiccamenti , pause e silenzi eloquenti dal candore surreale “ un comico caduto dalla luna “ ; ha l’ingenuità di Charlot .
I francesi soprannominano Macario “ il fernandel italiano “ .Al termine di una recita , il regista Renoir gli manifesta la propria ammirazione “ per fare un film mi basterebbe una strada, un carretto e te “
Il primo film programmato è lo Amleto , esce nel 1952: è un tonfo .con rovinose conseguenze finanziarie e personali .
Nella stagione 1953-54 Remigio Paone unisce Macario e la Osiris in Made in italy .
L’impegno teatrale non conosce soste .nel 1960 fonda con Tino Casaleggio il teatro nostro e torna alla prosa.
Nel 1961 va ad abitare a Milano e per il centenario dell’unità d’Italia è anche produttore della commedia La bella Rosin di Enrico Bassano
Suoi grandi mici sono Totò ,Govi , Dapporto .
All’inizio degli anni settanta torna a stabilirsi a Torino .Abbandono la rivista e riprende la prosa ,pur rimanendo ancorato al genere comico e brillante , nel quale ha esordito in Addio Giovinezza.
Muore a Torino il 26 Marzo 1980 .
La sua carriera è strepitosa :57 riviste ,22 commedie ,31 film .
Uno spirito libero e empatico di irriverenza totale sempre sagace e disinvolto, così lo spirito di Macario viene fuori in tempi comici del tutto inusuali ; l’attore non cerca la performance perfetta ma fa dell’improvvisazione il suo cavallo di battaglia , un grido al teatro d’avanspettacolo ma anche caratteristico del cinema e della produzione comica in gag divertenti e originali che prendono spazio nei caroselli delle tv dei primi anni !
Ci sono spazi e persone che lasciano bizzarri momenti nel tempo , se l’improvvisazione di un momento è un atto voluto allora la scena si ricopre di iniziative sempre stuzzicanti e sagaci .
MACARIO :” che ne diresti Wanda se rifacessimo uno spettacolo insieme ?
OSIRIS :” lasciamo perdere .Cosa vuoi che facciamo insieme ,dei nonni ?
MACARIO :” Ma sei ancora freschissima ! Sei sempre un bocciolo ,sei sempre una bimba .
OSIRIS :” Lo so lo so …lo dicevo per te .
MACARIO :” (Dopo una breve pausa ) ma quanti anni hai te , Wanda ? sai me lo chiedono sempre !
OSIRIS :” Cinque meno di te Erminio
MACARIO :” (contando sulle dita )… ma io quanti anni ho ?
Un applauso record , la comicità non manca se a cercarla sono i danzatori dell’epoca che viene cavalcata sulla risata , un imbroglio di vanità e speranza che accompagna la serata irriverente , sui sogni dei capi comici fragili di una tendenza allo scoppiare di guerre e nuove proposte !
LA MIMICA :
Gioco di mimica nata dal nonsense e dalla avanguardia della travisata comicità nata dal lavoro e dalla pratica , niente scuole , ma continuo lavoro su se stessi . Impressionanti forme di svaghi e pernacchie sulle orme di chi sa far divertire , espressione che vuole proporre in tempi nuovi -il clownesco prende parte e coi giochi di mani elefanti e pavoni prendono spazio nelle scene , una forma goliardica solida e senza troppe chiusure ma che si esprime con pulizia e commedia , un pupillo nuovo che si accosta a grandi numeri e sorprese che escono e ci fanno piangere , perché anche a quei tempi bisognava piangere eccome se si piangeva , più sinceri di oggi e meno coperti da finti abiti per andare a uno spettacolo di teatro ! tutto piacevole nelle impressioni fuoriscena e si vedono tratti di soubrette e musiche che sfavillano e ci impressionano come
anche il ballo e quello che ci viene mostrato , un grande balzo verso vuoto del ombra del palcoscenico ! Sempre un salto professionale nella ragione della pantomima e del comico sberleffo alla risata , un vero divertimento per tutti che si presta a un attenzione ai primi anni del teatro dove può sperimentarsi e esprimersi al meglio !
“ la sua recitazione è zuccherina come una caramella e ghiotta come gianduiotto ! “ dapprima il pubblico rideva alla sue battute , poi alle mie mossettine , poi alla mia mimica ! ora per condizionamento ride anche quando non faccio niente “
BATTUTE :
“ Dormitorio pubblico . il commissario di polizia interroga Macario
-come ti chiami
-Macario
-dove abitavi?
-con mio zio
-e dove abitava tuo zio ?
-con me
– e tutti e due dove abitavate ?
-insieme
– oh basta … cosa fa tuo zio ?
-commercia sete
– e dov’è il negozio ? il magazzino
– ma non ha il negozio e neanche il magazzino !
– e come fa a commerciare in sete ?
-lui ha una botticella di vetro con un rubinetto e un po’ di limone , d’estate ,chi va da lui con quattro soldi si leva la sete !
Stabilimento balneare . il bagnino Macario , a un cliente nel ristorante alle prese con una bistecca durissima:
-non deve arrabbiarsi deve piangere
-perché ?
-la intenerisce !
Stazione ferroviaria . una guardia interroga Macario :
-cosa fa ?
– oh niente
. niente è poco
-ma lo faccio bene !
SE LA COMICITA’ è DIVERTIMENTO POSSIAMO STAR TRANQUILLI CHE UNA BELLA SERATA NON C’E’ LA LEVERA’ NESSUNO SE A SEDERMI VICINO AL PALCO TROVERO’ MACARIO PRONTO A REGALARMI UNA BOTTE DOVE PIANGERE A FINE SERATA ,PERCHE’ A FARMI PIANGERE CI RIESCONO IN POCHI !