Costruire il cambiamento: Renew Storage Energy tra etica, impianti e territorio

Ci sono visioni che nascono da un’urgenza interiore, da un’intuizione che si fa progetto, e da una volontà che non teme di confrontarsi con la complessità del presente. Così prende forma Renew Storage Energy, realtà emergente che sceglie di non inseguire le tendenze ma di anticiparle, proponendo una nuova via per il futuro dell’energia. Radicata nella concretezza della Toscana ma con uno sguardo rivolto a scenari globali, questa giovane impresa si afferma come risposta coraggiosa a una delle sfide più cruciali del nostro tempo.

 

Guidata da Miguel Angel Castillo Feliz, originario della Repubblica Dominicana e oggi direttore generale della società, l’impresa si distingue per una visione chiara e profondamente radicata nel rispetto ambientale e nella responsabilità intergenerazionale. L’obiettivo, dichiarato con sobrietà ma con fermezza, è quello di contribuire in modo concreto alla costruzione di un mondo più sostenibile, non solo attraverso l’impiego di tecnologie pulite, ma anche promuovendo uno stile di vita più consapevole.

 

La missione della società prende forma a partire da un presupposto tanto semplice quanto ambizioso: rendere possibile una transizione energetica completa nel settore dei trasporti, partendo dalla produzione solare, passando per lo stoccaggio e arrivando fino all’erogazione finale all’utente. Una filiera energetica chiusa, pensata per ridurre al minimo l’impatto ambientale e garantire autonomia e tracciabilità in ogni fase del processo.

 

Il primo passo concreto di questo progetto ha preso vita a Monsummano Terme, dove l’impresa dispone di circa quattro ettari di terreno destinati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico di nuova generazione. A questo nucleo iniziale si aggiunge la progettazione di tre stazioni di servizio per veicoli elettrici, collocate strategicamente tra Monsummano, Firenze e Bagno a Ripoli. Gli impianti, concepiti per raggiungere una capacità di produzione tra i 10.000 e i 30.000 kW orari, garantiranno un’autonomia energetica elevata, pensata per favorire una mobilità più libera e indipendente.

 

Dietro questi numeri, tuttavia, si cela un percorso fatto di perseveranza, studio e dialogo istituzionale. Fondamentale è stato il confronto con le amministrazioni locali, in particolare con il Comune di Bagno a Ripoli, dove l’incontro iniziale con il vicesindaco ha segnato una svolta. Se da un lato l’idea appariva ancora prematura agli occhi delle istituzioni, dall’altro ha saputo generare curiosità e, soprattutto, consenso. È stato grazie all’interesse e all’impegno di figure come Anna Maria Vitale, responsabile del Servizio Nuove Imprese della Camera di Commercio della provincia di Firenze, che il progetto ha potuto evolversi e trovare una solida legittimazione normativa. Attraverso una lunga serie di sedute tecniche, l’idea ha assunto una forma operativa precisa, con una documentazione completa e dettagliata, tale da rendere possibile il via libera al cantiere.

 

Renew Storage Energy oggi si appresta dunque a diventare una realtà pienamente operativa, forte di un progetto che non si limita a essere visionario, ma che affonda le radici in un’esperienza concreta e in una pianificazione rigorosa. L’approccio è sartoriale: ogni intervento viene calibrato sulle specifiche esigenze energetiche, puntando su soluzioni personalizzate e ad alta efficienza.

Non si tratta solo di impianti o numeri. Ciò che emerge, con chiarezza, è la volontà di creare un cambiamento culturale, prima ancora che tecnologico. Una transizione che parte dalla consapevolezza del valore della natura, dalla volontà di offrire un futuro migliore alle nuove generazioni e dalla certezza che innovazione e rispetto possano procedere insieme.

 

In questa visione, il contributo personale del fondatore assume un significato ancora più profondo. Le sue radici, il suo percorso umano e la sua determinazione nel confrontarsi con un sistema spesso lento e poco reattivo, raccontano di una sfida affrontata con umiltà e passione. Non un atto di eroismo, ma una scelta di coerenza: costruire, passo dopo passo, le condizioni per un cambiamento reale, accessibile, misurabile.

 

E forse proprio in questa tensione fra idealità e concretezza, fra innovazione tecnologica e legami familiari, si coglie la vera essenza del progetto. Perché tutto nasce da un desiderio profondo: poter offrire ai propri figli un mondo migliore. Un mondo alimentato da energia pulita, ma soprattutto da idee limpide e dalla volontà ferma di metterle in pratica.

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