Cibo l’artista Veronese con il cuor di leone.Fa paura la triste situazione di retrocessione che affligge l’ Italia .

Guadiamoci intorno , vediamo che le ultime due settimane di nei tg, nei giornali , sui social siamo stati sommersi da episodi di ritorno al fascismo , una delle città dove a maggiormente questi episodi hanno avuto luogo è proprio Verona , allora non è solo la città di Romeo e Giulietta simbolo del trionfo dell’ amore ?

“Verona , lo spazio ideale per l’ estrema destra” è stata cosi definita la città dal giornale “Il Manifesto” , in onore del World Congress of Families, ma questo non è un episodio unico , in più occasioni la città si è macchiata con questo nome .

Già negli anni 70 essa era un vero e proprio crocevia per la destra Italiana : divenne in quegli anni un centro ideale per le diverse organizzazioni eversive neofasciste. Lo stadio è il secondo punto d’ odio nella città, gli episodi anche qui non sono isolati, non molti giorni addietro cori raziali si sonno innalzati dagli spalti della curva sud contro un calciatore di colore : “Quello là voleva farsi pubblicità”.

Le uniche parole di conforto, vengono da Guido Papalia , il quale ha contrastato l’ estremismo; “Queste frange, anche se sono una minoranza, incontrano un’ indifferenza generalizzata che è più grave degli stessi atti .”

A questo proposito servirebbero più persone come Cibo , lo street artist che copre le svastiche a Verona , questo è il suo modo per combattere l’ odio raziale , ha inoltre dipinto molti murales in giro per il mondo.

“Pier Paolo Spinazzè , in arte Cibo , copre le svastiche e simboli fascisti in giro per Verona con salsicce, salami , mozzarelle ed altri alimenti.”

L’ artista è vittima di continue minacce sui social ma poco tempo fa è accaduto di peggio , egli stesso afferma di essere stato svegliato da un’ esplosione , ad esplodere fu proprio la sua auto , tutto ciò per mano di ignoti .

In un post le sue parole sono : “purtroppo Verona è ostaggio di queste persone , cosa grave è che queste trovano copertura nella politica locale”.

Nonostante ciò, il writer, non ha paura e continua a portare avanti la sua coraggiosa battaglia per dar voce ad un paese che non è solo questo e per vincere l’ ignoranza ne modo più originale , con il linguaggio universale dell’ arte .

Di certo si potrebbe iniziare ad arginare questi episodi in continuo fermento non dando voce a persone che si dichiarano fasciste in televisione, il fascismo non deve avere libertà di opinione , forse smettere di dare spazio a determinati elementi, in alcuni programmi, potrebbe già essere un gran slancio verso il progresso.

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