A Capalbio c’è un giardino dei tarocchi tutti da scoprire e ammirare…Lo ha visitato anche Chiara Ferragni, che in questo tempo di pandemia punta a valorizzare le bellezze nascoste dell’Italia

Dal 1978 e fino alla sua morte avvenuta nel 2002, l’artista Niki de Saint Phalle ha intrapreso un’avventura artistica straordinaria, quella del Giardino dei Tarocchi, immerso nella Maremma Toscana, in provincia di Grosseto, a Capalbio.

Ispirata, come lei stessa ha raccontato, dal Parco Gueli di Gaudì, visitato a Barcellona nel 1955, l’artista decise di costruire un giorno il suo giardino della gioia, come lo ha definito, realizzandolo 24 anni dopo quella folgorazione spagnola.

Ecco allora il parco dedicato visitabile da aprile ad ottobre, aperto dal 1998 ma recentemente balzato all’attenzione grazie alla visita della famiglia Ferragnez, laddove l’imprenditrice, non nuova a queste visite culturali e artistiche, intende rilanciare il turismo in Italia visitando piccole meraviglie del nostro Paese, magari rimaste nell’ombra con il passare del tempo. Ancora, il Comune di Capalbio ha preparato una grande mostra diffusa sul territorio e intitolata Il luogo dei sogni – Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle. Curata da Lucia Pesapane, è in programma dal 9 luglio al 3 novembre 2021 per presentare in due luoghi espositivi specifici più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni ‘60 e gli anni ‘90, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico, specie quelle incentrate sul suo rapporto artistico con l’Italia. In contemporanea la figura dell’artista viene celebrata a New York al MoMA PS1 con un’importante retrospettiva.

Precisamente a Pescia Fiorentina sorgono le 22 sculture coloratissime che rappresentano i principali arcani dei tarocchi divinatori. Realizzate con rinforzi di ferro, ricorperte poi di calcestruzzo, riflettono la luce del sole grazie agli inserti di specchi e ceramiche, sia modellate che cotte, realizzate in loco e realizzate artigianalmente.

La prenotazione è obbligatoria e i biglietti, il cui costo varia dai 7 ai 12 euro, si possono acquistare on-line.

Consultando il sito dell’installazione permanente, si possono leggere le parole dell’artista francese che descrive e spiega, motivandolo, il suo lavoro. “L’ingrandimento dei miei modelli fu fatto perfettamente, con occhio medievale, da Jean Tinguely e Doc Winsen. Tutte le armature delle sculture monumentali furono fatte con barre d’acciaio saldate, piegate a forza di braccia sulle ginocchia dagli uomini della squadra. La prima squadra che fece le armature nel giardino era composta da Jean Tinguely, Rico Weber e Seppi Imhof. Furono loro a costruire la Sfinge, la Sacerdotessa e il Mago” spiega la de Saint Phalle. Ancora, parlando della sua squadra di lavoro, la scultrice, che è stata anche regista e pittrice oltre che realizzatrice di plastici, osserva come “Noi tutti condividiamo un immenso entusiasmo per il giardino e siamo diventati come una famiglia. Recentemente Gian Piero Ottavi si è unito a noi per occuparsi del terreno del giardino. Io ho deciso di rispettare l’habitat naturale della regione. Il dialogo tra natura e sculture è una parte molto importante del giardino”.

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