Azione Contro la Fame: l’impegno di Simone Garroni, per accarezzare un futuro.

Simone Garroni è oggi il direttore generale di Azione contro la Fame, dopo aver rivestito ruoli manageriali in organizzazioni internazionali sia nel settore privato che in ambito umanitario.

La fame, il bisogno, l’amore sono parole che già ad un ragazzo di 16 anni, suonavano come accordi da mettere sul piano della sua vita al fine di rendere la sua melodia migliore.

E’ nella coperta donata ad un senzatetto in una notte d’inverno, che Simone adolescente, scopre il senso vero della sua vita ovvero donare e donarsi, perchè per lui aiutare il prossimo fa bene sia a se stessi che agli altri, ed è una peculirità che ogni giorno ci arrichisce e ci rende migliori. Lui stesso in maniera audace e intrepida, seguendo un rigurgito dell’anima, ha abbandonato quello che considerava un futuro stabile, per entrare a 32 anni nel mondo del no-profit, sapendo di inglobare in sè un maggior successo in termini di sensibilità e calore umano.

Un calore che ha  ritrovato nello sguardo delle persone a cui tende la mano, e a tutti i bisognosi a cui si rivolge  con l’Organizzazione Azione Contro La Fame di cui è direttore dal 2014.

Attualmente ci sono oltre ottocento ventun milioni di uomini, donne e bambini che soffrono di mal nutrizione nel mondo, soprattutto in quei paesi schiacciati dalle guerre e lotte intestine, e dove un aiuto  si traduce in un miglioramento e in un progresso non solo materiale ma soprattuto emotivo.

Questa organizzazione, da oltre 40 anni, è impegnata in 50 paesi del mondo con interventi concreti in tema di salute, nutrizione, acqua, igiene e sicurezza alimentare e anche con opere di sensibilizzazione. Ne è un esempio il Premio letterario “Libri contro la fame”,  promosso al fine di creare un network di scrittori, giornalisti ed editori, capaci di trattare, con l’uso di nuovi linguaggi, i temi della fame e della mal nutrizione, essendo arbitrati dal fischio della cultura, un fischio capace di allietare e di informare, e soprattutto anche solo con la mente di far volare chiunque stia sulla terra senza ali.

Il cambiamento è possibile, come sostiene Simone, è doveroso e deve partire dalla coscienza di ciascuno di noi; dalla sensibilizzazione nelle scuole, dall’uso di un cibo terapeutico, costitutito da un pacchetto  a base di farina di arachidi arrichito da vitamine e proteine, e  studiato per la crescita amorevole e costante del bambino e immediatamente fruibile. I bambini sono la coscienza del futuro, anime a cui dobbiamo dare la voglia di sognare e la voglia di sperare, perchè si possa costruire un futuro migliore, più giusto e a misura d’uomo.

Lo scrittore Edmondo De Amicis sosteneva: “I poveri amano l’elomosina dei ragazzi  perchè non li umilia, e perchè i ragazzi che han bisogno di tutti, somigliano a loro…L’elemosina d’uno uomo è un atto di carità: ma quella d’un fanciullo è insieme una carità e una carezza”.

Quel fanciullo di 16 anni , Simone, lo ritroviamo oggi nell’uomo di Azione Contro la Fame.

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