Assassionio sul Nilo La recensione

Assassionio sul Nilo segna il ritorno dopo 5 anni, del detective Poirot sul grande schermo dopo il successo del remake di assassinio sull’Orient-express. Le premesse sono ottime, il cast è ben formato e il romanzo di partenza, Poirot sul Nilo, pubblicato nel 1937 da Agatha Christie, offre spunti di trama decisamente interessanti. Eppure nonostante tutte queste ottime premesse il film sembra non decollare mai davvero. Analizziamo il perche di questa mia affermazione.

Premettendo che il film è godibile e non volendo quindi declassare il lavoro fatto; la mia modesta opinione è che il film, che ha appunto ottime potenzialità, non riesca mai a convincere al 100%. Il cast scelto per questa nuova indaggine è decisamente all’altezza del suo precedecessore; Gal Gadot è fantastica nell’accalappiare tutta l’attenzione e il resto del cast sinergizza con questa cosa senza problemi. Emma Mackey, da tutti conosciuta per aver interpretato il ruolo di Meave in sex education, tiene bene il passo del grande schermo.

Quindi, se il romanzo di partenza è interessante e il cast più che adeguato, cos’ha che non va il film?. La risposta è nel film stesso nel precendete capitolo ci siamo abituati ad un Poirot analitico, scrupoloso e brillante, in questo film invece Poirot sembra l’ombra di se stesso, opaco, ma non nell’interpretazione bensì proprio nella resa in scena della cosa; come se vedesse un dipinto da troppo vicino senza quindi riuscirlo ad ammirare tutto.

Il film come detto resta godibile ma senza quel velo di genialità che aveva avuto il suo predecessore. nonostante alcune scelte di trama molto interessanti ha diversi momenti in cui viene vioglia di dare uno scossono a Poirot per farlo ridestare da questa fase di “torpore” in cui sembra vertere in tutta la trasposizione.

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