ARTE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE. IL PREMIO RE:HUMANISM 

Roma – L’arte e l’intelligenza artificiale – una visione proattiva del futuro che ci attende è il tema attorno cui ruota l’ultima edizione di Re:Humanism, premio nato nel 2018 per riflettere sullo stato del progresso tecnologico con particolare riferimento all’Intelligenza Artificiale: “le trasformazioni dei concetti di​Corpo e Identità nell’era dell’Intelligenza Artificiale e le implicazioni politiche che ne conseguono, le nuove modalità di produzione della conoscenza e i cambiamenti introdotti dalla ​robotica,​ la definizione di un ​approccio antropologico all’AI e le ​visioni sul futuro del nostro Pianeta” sono le tante aree di interesse di Re:Humanism che, attraverso il bando, vuole analizzare attraverso i linguaggi e l’interpretazione della creatività contemporanea. Ad accoglierci quest’anno presso il MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) è il Presidente dell’associazione Re:Humanism Daniela Cotimbo che con acume e conoscenza dei singoli partecipanti dichiara: “gli artisti con la loro capacità di anticipare i tempi e la loro sensibilità ci aiutano in questa riflessione speculativa sul medium dell’intelligenza artificiale. Proprio a Boston è nata l’idea di legare il mondo tecnologico con quello umanistico. Oggi la tecnologia spinta è una realtà tangibile: grazie al progresso possiamo rinegoziare i concetti basilari della vita tra cui i tempi, gli spazi e le relazioni beneficiando della complessità. Il futuro del pianeta vede con  “Re:Humanism”  l’uomo (apparentemente “un’essere superiore”) svincolarsi da logiche gerarchiche nell’ambito del creato. Umanesimo non semplice specchio del Rinascimento, ma la nuova capacità di riumanizzare le tecnologie riavvicinandole all’uomo”.
Vasta la composizione della giuria del premio composta da curatori d’arte e esperti di tecnologie avanzate: Alfredo Adamo, CEO di Alan Advantage; le curatrici, storiche e critiche d’arte Daniela Cotimbo, Federica Patti e Ilaria Gianni; il curatore e storico dell’arte Valentino Catricalà, l’artista Lorem, Michael Mondria, managing director a Ars Electronica, il ricercatore Mauro Martino, fondatore e direttore del Visual Artificial Intelligence Lab all’IBM Research e Trond Wuellner, Product Director di Google.
Notevoli le opere dei tre vincitori della seconda edizione del Re:Humanism Art Prize – il collettivo Entangled Others (composto da Feileacan McCormick e Sofia Crespo), Irene Fenara, Yuguang Zhang – e dei finalisti: Johanna Bruckner, il collettivo Umanesimo Artificiale, Elizabeth Christoforetti & Romy El Sayah, Mariagrazia Pontorno ed Egor Kraft, Numero Cromatico, Carola Bonfili, mentre l’opera di Francesco Luzzana, vincitrice dello speciale Romaeuropa Digitalive Prize verrà invece presentata nell’ambito del celebre festival romano in autunno.
Testo  foto di Cristoforo Russo

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