ANGELO CECCHELIN (UN MODESTO SBEFFEGGIATORE TRIESTINO )

-Nella città -emporio mitteleuropea ,dove intellettuali cosmopoliti facevano tintinnare bicchieri nei caffe’ letterari , una seconda linguaza “ batteva forte sui tavoli delle osterie di Civitavecchia” .Tira forte la bora a Trieste , si insinua nei vicoli e non sa mai da che parte ti prende il refolo quando svolti l’angolo. Angelo Cecchelin l’ha sempre presa di petto , affrontando ogni ribalton della situazione .Vox Populi che irride ogni forma di potere .Cronaca artistica di vita , la sua , che si intreccia alla complessa storia del sua habitat di frontiera e ne segue i destini .Sempre pagando in prima persona ,tra applausi e ostilità ,discese ardite e salite .Fino a concludere che la vita “ xe un bidon “ centone , come si dice nel gergo del varietà ,cantanod con voce stridula sull’aria struggente di Lili Marlene .

Attore ,autore ,capocomico ,sbeffeggiatore di ogni regime ,osannato dal pubblico ,avversato dalle autorità ,comico irredentista alle prese con la polizia asburgica ,comico antifascista alle prese con la polizia italiana , , IL Linguazza “ il piccolo re di Trieste “ , “il Petrolini triestino “ .

Angelo Cecchelin nasce il 23 ottobre 1894 in una Trieste ancora austroungarica ,in una città ancora di frontiera , colta , multietnica , poliglotta . Il padre Natale detto Bepi è veneziano ; la madre Anna di religione ortodossa è nativa di Zitigne .Battezzato ortodosso ,frequenta la scuola croata e al circolo ortodosso prende parte alle recite per bambini .Costretto a interrompere gli studi per le difficoltà economiche della famiglia ,trova occupazione presso una ditta di ferramenta . Allo scoppio della grande guerra , mentre tenta di passare il confine per arruolarsi nell’esercito italiano viene arrestato dagli austriaci . E’ internato per 9 mesi nella fortezza di Lubiana , per otto nel carcere di Graz , per nove nel campo di concentramento di Linz . Confinato con obbligo di lavoro a Graz , nel campo di katzenau ,scrive fogli di fortuna poesie e dialetti che parlano di libertà e che torneranno più avanti .

Rientrato a Trieste ,riprende lavoro come ferramenta .Nel tempo libero inizia a esibirsi nelle serate di beneficenza , nei circoli cittadini , nei ricreatori e canzoni comiche con accompagnamento del pianista Attilio GIller .

A seguito del trattato di Rapallo del 1920 tra Italia e Jugoslavia ,che fissa nuove frontiere , la struttura commerciale e produttiva di Trieste subisce un notevole contraccolpo . la ditta di Ferramenta cessa l’attività. La mia ditta risiedeva ancora in Dalmazia ed io venivo licenziato con l’annessione di Trieste all’Italia . Che fare ? Avevo quella benedetta mania di raccontare barzellette e a forza di dirle in treno , finii per andarle a raccontare sui palcoscenici dei filodrammatici , nei vari circoli e rioni delle società triestine . E si sa ,da cosa nasce cosa : studia i quella macchietta e feci sbrego . Disoccupato che potevo fare ? un pò per celia e un po’ per non morire di fame ,feci il comico dicitore con un repertorio tutto fiorito .

Nel 1921 inizia la pubblicazione del canzoniere tri-quadrimestrale “ La Triestissima “ ,contenente testi e parodie delle canzoni presenti nei suoi spettacoli 60 centesimi ai botteghini dei teatri .

IL 5 maggio 1923 è chiamato dal direttore del Teatro Fenice , tempio triestino del varietà , Tavolato , a sostituire il comico Brugnoletto rientrato improvvisamente a Roma per la morte del padre .

Spirito di sacrificio e un cuore generoso – tratto distintivo -modestia !

Egli non si esibisce mai si presta .Occorre chiudere un programma con un “ numero “ che allieti l’animo e faccia scoppiare fragorosa la risata ,dopo le melodie patetiche dei tenori lirici o i celebrali sgambetti delle danzatrici di moda ! .

E con l’affermarsi dell’avanspettacolo si esibisce nelle sale cinematografiche di Trieste ,Istria e Friuli .

Infaticabile ,s scrive commedie, macchiette , scenette , parodie ,canzoni ,sempre animate da una comicità immediata ,caustica salace, disillusa

Recita in teatro , partecipa ai programmi di Radio Trieste ,compone canzoni (parola e musica ) che canta e incide dischi . La sua macchietta EL Mulo Carleto , monello da strada è presto popolare !

E’ il comico tutto casa teatro ,carcere.

Fonda la sua prima compagnai nel 1929 : La ganga de le Maciè . E’ affiancato unicamente dalla giovane soubrette Lilia Carini , con la quale condivide palcoscenico e vita e che gli darà un figlio , Livio . IL 17 Agosto , al teatro del corso presenta Triestinissima .

Con Jole Silvani sarà un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre 26 anni : avranno un figlio , Guido , nel 1938 . Una Locandina del teatro del corso del 25 novembre espone L’elenco Artistico formato !

L’attaccamento a Trieste è grande .

Nel 1956 decide di ritirarsi dalle scene e scioglie la Triestinissima , fondata quasi trent’anni prima , e nel secondo dopoguerra , portata in tournee’ in tutta Italia con lo spettacolo Trieste mia : l’ultima recita è del 2 marzo a Roma

Nel 1962 è primadonna e comico brillante della compagnia Tutte donne . A una replica del teatro Carcano di Milano assiste Paolo Poli , che al termine la invita a entrare in scena nella sua compagnia : nella stagione 1962/63 recita nel suo spettacolo il Diavolo . Il sodalizio con Paolo Poli dura 14 anni .Affronta anche la prosa con i teatri stabili di Torino , di Roma e di Trieste .

Muore a Trieste il 30 ottobre 1994 – il quotidiano “ là cronaca titola “ Addio a Jole Silvani ,Nannarella patoca”.

“con sincera e grazia ci si sofferma sui toni più spiccati dello spettacolo per chi ci ha fatto ridere con il gelato in mano e un microfono !

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