Alle porte di Torino, in Val di Susa, sorge il castello di Rivoli. Prima residenza sabauda, dal 1984 è sede del Museo di Arte Contemporanea. Tante le mostre in corso e le proposte per questa estate 2020

Il Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, presenta per la prima volta in Italia la mostra “Di fronte al collezionista. La collezione di Uli Sigg di arte contemporanea cinese”, la prestigiosa collezione dell’artista di Lucerna, riconosciuta come la più importante al mondo. La mostra è curata da Marcella Beccaria. Primo imprenditore a recarsi in Cina nel 1979 per la Schindler a seguito della dichiarazione della Open Door Policy, Uli Sigg ha intessuto relazioni economiche e ha stilato il modello per le imprese adottato dalla Cina, aprendo la porta agli investimenti e sostanzialmente inventando il modello cinese di capitalismo di Stato. Artefice della prima joint-venture tra la Cina e l’Occidente, nel corso degli anni trascorsi nel paese asiatico Sigg ha intrecciato relazioni e amicizie con numerosi artisti, individuando nell’arte uno straordinario strumento per conoscere in profondità la cultura cinese. In un contesto privo di istituzioni culturali dedicate all’arte contemporanea, Sigg ha fatto del collezionismo un’opportunità di approfondimento personale. Frequentando assiduamente le gallerie private e gli studi degli artisti, Sigg ha incoraggiato i percorsi creativi della Cina contemporanea, acquisendo direttamente molteplici opere d’arte. La collezione, che conta circa 2.500 opere di oltre 500 artisti, non si limita al solo gusto estetico del collezionista bensì rispecchia una visione enciclopedica che mira a documentare l’evoluzione dell’arte cinese dalla fine degli anni settanta a oggi. Sono però anche altre le proposte del Museo per questa estate post-lockdown: fino al 30 agosto è visitabile “Sole”, la prima mostra personale dell’artista contemporaneo Renato Leotta, che ha creato un percorso immaginario negli spazi del Museo, in cui i fasti del passato settecentesco sabaudo espressi nei motivi araldici, nelle decorazioni e negli affreschi, sono metaforicamente illuminati dai fari delle automobili. E poi ancora c’è l’opera Alms for the Birds (Elemosina per uccelli, 2020) di James Richards, un’installazione in due parti, una sonora e una visiva, che indaga la villa che ospita la Collezione Cerruti come un luogo fantastico, di ricerca della perfezione. Una “casa-sogno”, ma anche un rifugio simile a un luogo per l’oltre-vita. L’opera tenterà di re-immaginare la casa a partire dal Castello di Rivoli, mettendo in risonanza la camera nella torre di Villa Cerruti, o stanza padronale, e l’architettura e la storia delle sale dell’Appartamento del re Vittorio Amedeo II, al primo piano del Castello di Rivoli, coinvolte dall’intervento dell’artista. In particolare la Sala dei putti dormienti, anche nota come Camera del letto del re, dove si dice Vittorio Amedeo II (1666 – 1732) fu tenuto prigioniero dal figlio Carlo Emanuele III (1701 – 1773) quando, dopo avere abdicato in suo favore, il vecchio re cambiò idea e tentò di riprendere la corona.

Nel corso degli anni, il Museo ha ospitato una delle più aggiornate raccolte di arte contemporanea presenti in Italia ed è stato oggetto di nuovi lavori di restauro che hanno riportato il castello al suo massimo splendore. Sin dalla sua fondazione, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è nato tenendo conto delle prestigiose vestigia architettoniche dell’edificio nel quale ha sede.
Elemento distintivo è l’attenzione verso i molteplici linguaggi espressivi dell’arte contemporanea, per cui oltre all’esposizione di opere d’arte, il museo ospita rappresentazioni teatrali, concerti, rassegne di film e video d’artista, cicli di incontri, ma anche simposi e tavole rotonde dedicate a tutte le discipline artistiche.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares