La “Waste House” è considerata come il primo edificio permanente del Regno Unito costruito interamente con materiali dismessi: sostanzialmente, per intenderci, si tratta di roba finita nella spazzatura che è stata “riesumata” e rifunzionalizzata. Custodie di DVD e VHS, pezzi di tappeti e pantaloni, spazzolini da denti sono solo alcuni degli innumerevoli resti di oggetti a cui è stata data nuova vita e che sono confluiti in questa grande ed innovativa costruzione, la cui edificazione è durata un anno.A prendere parte al progetto, assieme all’architetto Duncan Baker-Brown, un gruppo di suoi studenti dell’Università di Brighton, alcuni stagisti di “Mears” e volontari e studenti del City College Brighton & Hove.Obiettivo della progettazione e della realizzazione della “Waste House”, edificata nel campus dell’Università, sul litorale cittadino, era quello di dimostrare come l’utilizzo di materiali-spazzatura ha un suo perché e può portare ad entusiasmanti ed innovativi risultati, quali quelli che si possono concretizzare, per l’appunto, in un edificio permanente; inoltre, si voleva provare altresì che è sempre possibile costruire qualcosa a partire dagli oggetti appartenuti ad altri.Ci sono stati infatti numerosi progetti precedenti in cui sono state create capanne ed altre costruzioni temporanee grazie all’uso dei rifiuti ma quello della “Waste House” è il primo progetto ad essere a norma e ad aver ottenuto l’approvazione del piano.Ad essere impiegati quattromila custodie di DVD e VHS per l’isolamento della casa, circa ventimila spazzolini da denti provenienti da un’impresa di pulizia di aerei, duemila floppy discs e due tonnellate di pile di jeans importate dalla Cina; inoltre, duemila pezzi di tappeti, provenienti da un palazzo di uffici della zona, precedentemente finiti nella spazzatura, sono stati appesi sulle pareti esterne come rivestimenti impermeabili.Al fine di mostrare tutti gli elementi riciclati che costituiscono l’esterno dell’edificio, sono state inserite delle sezioni trasparenti che non lasciano spazi agli interrogativi ed all’immaginazione.L’edificio viene utilizzato dagli studenti del corso di Design Sostenibile dell’Università di Brighton e sarà disponibile per la realizzazione di workshops ed eventi vari, a beneficio dell’intera comunità cittadina.
Michela Graziosi