Una mostra fotografica racconta gli scavi dell’antica “Caere”

Alla scoperta di Caere, gioiello etrusco a due passi dalla capitale. La mostra fotografica “La Riscoperta dell’Antica Caere”, aperta la pubblico dal 3 al 27 ottobre, racconta gli scavi,  i ritrovamenti, e le personalità legate ad uno dei siti archeologici più importanti del mondo etrusco, Cerveteri. Grazie a 25 scatti fotografici, collocati tra il Museo Archeologico Cerite (Piazza Santa Maria) e la Necropoli della Banditaccia (Piazzale Mario Moretti), sarà possibile apprezzare un percorso iniziato agli inizi del XX secolo e conclusosi (per ora) con gli ultimi scavi (2012-2014), portati avanti dalla  Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale alla Banditaccia.Tomba_dei_rilievi

La necropoli della Banditaccia, emblema dell’architettura funeraria etrusca, nel luglio 2004 è entrata a far parte della lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Dopo un primo scavo sistematico iniziato nel 1909 da Raniero Mengarelli, nel 1936 i lavori si fermarono e l’area fu abbandonata alle intemperie e ai tombaroli. Negli anni ’60 finalmente ripresero le attività, condotte dall’archeologo Mario Moretti. Negli anni ’80 i lavori furono portati avanti da Mauro Cristofani. L’area archeologica comprende un’incredibile varietà di tipologie sepolcrali, che ripercorrono la storia etrusca dal IX secolo a.C. al III secolo a.C.: dalle semplici tombe a pozzetto, si passa alle grandi tombe a tumolo, fino ad arrivare alle raffinate e decorate sepolture di gusto “ellenico”, come la famosa “Tomba dei Rilievi”.

L’obiettivo principale del progetto, promosso dall’Associazione Culturale Voice Over, è quello di valorizzare e pubblicizzare il sito archeologico di Cerveteri. La speranza naturalmente è di attrarre nuovi turisti e curiosi.

 

Francesco Consiglio

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