Un convegno dedicato a Luigi Squarzina

Con una conferenza stampa tenutasi lo scorso mercoledì 16 maggio, nella Sala Luigi Squarzina del Teatro Argentina, il Teatro di Roma, attualmente diretto da Gabriele Lavia, ha presentato il convegno internazionale di studi: Luigi Squarzina. Drammaturgo, Regista Teatrale e Studioso, che, organizzato dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Giorgio Cini, si terrà in autunno a Venezia, dal 4 al 6 ottobre.
La sede scelta per la presentazione ha un suo significato: Squarzina fu infatti direttore del Teatro di Roma dal 1976 al 1983, dopo aver diretto, dal 1962 al 1976, insieme a Ivo Chiesa, il Teatro Stabile di Genova. Come mai, viene da chiedersi, a organizzare il convegno sono due istituzioni culturali del livello dell’Accademia dei Lincei e della Fondazione Cini? La risposta è nel sottotitolo, chiamiamolo così, del convegno. Regista, studioso, drammaturgo, nonchè interprete, Squarzina ha vissuto infatti tutti i ruoli aperti all’uomo di teatro: è stato uno dei nostri registi più significativi e più colti, ha recitato, ha scritto per il teatro. A completare una personalità tanto eclettica, ci sono gli studi di teatro e la docenza, prima presso il DAMS di Bologna, poi presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Luigi Squarziana era nato a Livorno, nel 1922, ma si era formato a Roma dopo essersi diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.
Per il pubblico Squarzina è soprattutto un regista e in questa veste il suo ruolo nella storia della regia italiana è di non poco conto. Si devono anche a lui la scelta di portare sui nostri palcoscenici, in momenti di grande difficoltà, gli autori stranieri; la scelta dei testi integrali, la volontà, sono parole sue, «di contribuire al risveglio della coscienza italiana (un po’ il compito di tutta la nostra generazione». Il suo repertorio spazia dai classici al teatro contemporaneo; ha messo in scena Brecht, Shakespeare, Goldoni, Pirandello e tanti altri; testi integrali, regia curata fin nei minimi particolari.
Ho conosciuto bene Luigi Squarzina, dal momento che siamo stati entrambi membri del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto di Studi Pirandelliani di Roma; ricordo le sedute del Consiglio, al contempo ufficiali e familiari, tenute nella splendida terrazza della casa romana di Alessandro d’Amico, presidente dell’Istituto, ma ricordo anche piccoli episodi, come un caffè preso insieme nel bar che è accanto al Teatro Argentina. Cosa risponderei se mi chiedessero qual è il mio ricordo di Luigi Squarzina? Quello di un gran signore.

Mirella Saulini

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