Sembravano tramontati per sempre i mitici Seventies ed invece la moda li ha riportati prepotentemente in auge. Succede così che nelle collezioni di Emilio Pucci e Frame Denim ricompaiono addirittura i pantaloni a zampa di elefante. D’altra parte, come dimenticare la sfilata-corteo orchestrata da Karl Lagerfeld per Chanel in cui si sono viste modelle sfilare come femministe di fine anni Sessanta? In testa al corteo c’erano Cara Delevingne e Gisele Bündchen con cartelli e megafoni per dire che si può essere ad un tempo “femminili e femministe” e che “tutti i giorni è il giorno della donna”. I pantaloni must-have della primavera-estate 2015 non sono però solo a zampa ma – proprio come al tempo dei Beatles – sono destrutturati eppure geometrici, comunque sia ampi. Diciamo che l’ossessione slim fit dell’ultimo lustro può dirsi definitivamente archiviata. Anche magliette, bluse, camicie saranno ampie e con fantasie floreali da abbinare in maniera stridente a giacche monocolore beige e marrone. Perché anche la palette di colori è completamente cambiata. Devono andare in soffitta, dove resteranno un bel po’, i colori fluo degli ultimi tre anni. La nota azienda americana pantone, come sempre, ha diffuso un codice 18-1438, che è poi il colore dell’anno: il marsala. Il noto vino siciliano, nella sua variante rubino, colorerà il mondo per renderlo caldo e sensuale. Come nel vestito di Valentino che abbiamo scelto per accompagnare quest’articolo. C’è poi il denim, scolorito, stracciato, indossato da working class hero che ritroviamo ovunque dai jeans alle camicette fino a minigonne vertiginose che delle donne vogliono celebrare le gambe e soprattutto la ritrovata libertà. In questo clima dove la contestazione modaiola la fa da padrona, l’album Rebel Heart di Madonna sembra essere la colonna sonora più appropriata. Negli anni della protesta antimilitarista alla guerra in Vietnam molti giovani indossavano giacche militari per provocare l’opinione pubblica ed infatti abbiamo visto uniformi nelle collezioni di Rodoarte e Marc Jacobs. Secondo Vogue, che in fatto di tendenze non sbaglia mai, ci sarà posto anche per i pois soprattutto nella triade bianco-blu-rosso. Infine, non possono mancare ai piedi delle neohippy del XXI secolo i sabot. Sì proprio loro quei sandali accollati, i cui antenati erano gli zoccoli olandesi, preferibilmente con la suola di legno che sono stati realizzati in mille varianti da quelle più minimal per la sera a quelle più estrose targate Prada.