Steve McCurry oltre lo sguardo

Steve McCurry è una tra le voci più iconiche della fotografia contemporanea (quindi dei giorni nostri) a cui dobbiamo numerose copertine sulla stampa internazionale, molti libri e un’infinita serie di mostre personali che portano il suo nome in giro per il mondo. In questi anni abbiamo potuto conoscere i suoi straordinari ritratti e i reportage che ha realizzato in alcuni paesi tra i più difficili del pianeta (dalla guerra del Kuwait all’Afghanistan), McCurry allarga l’orizzonte della sua ricerca verso una dimensione metafisica dello spazio e dell’umanità che lo attraversa o lo sospende con la sua assenza. La mostra dedicata a Steve McCurry nasce a Roma (dal 18 aprile al 20 settembre) in un nuovo spazio espositivo: il Teatro 1 di Cinecittà. Questa non è l’ennesima mostra di McCurry infatti oltre alla presenza delle immagini più conosciute del fotografo troviamo sia lavori recenti e inediti sia scatti della stessa Cinecittà (tra set e magazzini) dove l’artista coglie immagini surreali. Ad una nuova mostra non poteva corrispondere un allestimento del tutto nuovo, progettato appositamente da Peter Bottazzi per accompagnare il visitatore nel mondo di McCurry e realizzato nel Teatro1, accanto agli edifici che ospitano “Cinecittà si Mostra”, un percorso di visita permanente dedicato al cinema e alla storia di Cinecittà, che ha già raccolto un grande interesse del pubblico italiano e internazionale. Oltre a presentare una originale selezione della produzione fotografica di Steve McCurry, la rassegna,

Materiale di scena. Cinecittà, Roma, Italia. 2011©Steve McCurry
Materiale di scena. Cinecittà, Roma, Italia. 2011©Steve McCurry

curata da Biba Giacchetti e Peter Bottazzi, intende raccontare l’avventura della sua vita e della sua professione, anche grazie ad una serie di video costruiti intorno alle “massime” in cui ha condensato la sua straordinaria esperienza e la sua concezione della fotografia. Se nel Novecento avevamo Giuseppe Pelizza da Volpedo con il Quarto Stato che raffigurava la realtà sulla condizione lavorativa di quegli anni, oggi gli scatti di McCurry racchiudono un universo complesso fatto di esperienze ed emozioni. Una figura di riferimento per i giovani che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo).

Per ulteriori informazioni

www.mostrastevemccurry.it

 

Noemi De Roma

Sharbat Gula, ragazza afgana al campo profughi di Nasir Bagh vicino a Peshawar, Pakistan, 1984©Steve McCurry
Sharbat Gula, ragazza afgana al campo profughi di Nasir Bagh vicino a Peshawar, Pakistan, 1984©Steve McCurry

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