Signore si riparte dall’arte! La moda Primavera Estate 2014

Siete in tanti a rincorrere i saldi e ad affollare gli Outlet. Gennaio però non è solo il mese dell’affare lastminute da tenere nell’armadio anche per il prossimo inverno. Menomale – come dice un’amica – che c’è il vintage e che il vintage non passa di moda. Menomale – dice qualcun altro – che ormai “si porta tutto”, perché la crisi economica impone acquisti oculati. Sono così lontani quegli anni ’90 in cui si comprava tutto e poco tempo dopo si buttava anche di più. Da certi punti di vista meglio così! Allora è proprio vero che per la primavera e state 2014 potremmo tutti indossare tutto? Le cose non stanno proprio così. Alcune indicazioni precise possiamo darle e riguardano per così dire i “must have” del guardaroba femminile. La parola chiave è arte. I maggiori stilisti, da D&G fino a Stella Mc Cartney, si sono ispirati alle opere di tutti i tempi. Un “must have” per esempio è la felpa surrealista firmata Mc Cartney. Abbonda la pop art in casa Dior ma anche da Prada. Ritorna il bomber per il giorno, dopo che quest’inverno il piumino ha spopolato. L’idea – bene ricordarlo – è quella di indossare questi capi morbidi, caldi e pratici con un bel paio di bluejeans. Ci sono poi le applicazioni, gioielli che vestono l’abito e chi lo indossa, impreziosendo tessuti delicati e colori soft. Bellissimi i cristalli che decorano la gonna di Burberry Prorsum (in foto). Tanto spazio alla raffigurazione di paesaggi, un esempio per tutti i templi della Magna Grecia che hanno ispirato Dolce & Gabbana. In assoluta ascesa l’etnico purché sia chic. Se i quadri di Paul Gaugin raffiguranti le donne tahitiane trovano accordi e risonanze nella gonna di raso e seta di Aquilano Raimondi, molto spazio è dedicato anche alla Tribal Africa. Tornano anche gli anni ’60 ed in particolare le frange, soprattutto nelle collezioni di Cavalli e Valentino. Non fatevi mancare però le piume di Vuitton, Blumarine, Givenchy e Alexander Mc Queen. Tropical, Optical e gessati vanno bene per la sera, a patto che movimentino i tessuti, come nel caso di alcuni pezzi della collezione Marc by Marc Jacobs (optical), ma anche Cavalli (tropical) e Proenza Schuler (gessetto). Sale in passerella perfino il Rinascimento, ed in particolare Botticelli con la sua Venere negli abiti di Isabel Marant e di Dolce & Gabbana. Se vi piace uno stile più androgino, il “must have” è la cara, vecchia camicia. Perfetta quella targata Dior che lascia scoperte le spalle. Chi ama le parole potrà sbizzarrirsi su t-shirt, felpe e costumi da bagno, come hanno fatto Moschino e Cristopher Kane. Attenzione però ai contenuti che mettete per iscritto e portate in giro. Parole sì ma glamour, provocatorie, piccoli manifesti da “fashionisti” incalliti.

 

Pasquale Musellaburberry-3128959_0x440

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