ROSA E LORETA IN VENDITA A NEW YORK

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Loreta, opera in vendita

Vanno in vendita a New York nei prossimi giorni a cura della casa d’aste Christie due opere d’arte di Henri Matisse che anche esse provano gli incredibili addentellati e rapporti che non pochi capolavori dell’arte occidentale debbono, sì, questo è il termine corretto, ai figli della Ciociaria, in questo caso alle figlie.

Parliamo di una sculturina in bronzo alta 48 cm che l’artista, in quegli anni alla ricerca spasmodica della sua strada artistica, in piena turbolenza cosiddetta ‘fauve’, realizzò alla luce di Collioure, un paesino di pescatori sulla costa meridionale della Francia, dove andava con la propria famiglia, per quasi afferrare e ghermire la luce e i colori mediterranei. E quindi sulla spiaggia o in giardino a dipingere e ad abbozzare, modelle sua figlia Marguerite (dodici anni) e Rosa (19 anni). La modella professionista era Rosa, Rosa Arpino da Gallinaro in Valcomino, stimata ed apprezzata sia dall’artista sia dalla famiglia tanto da accompagnarli anche nei luoghi di vacanza, come successe altre volte. A Collioure l’artista realizzò anzi abbozzò più di una scultura e questa che va in vendita a New York nei prossimi giorni illustra sicuramente Rosa: la capigliatura è una conferma pur nelle invenzioni e interpretazioni di un artista. Matisse realizzò anche parecchi disegni di Rosa in questo periodo. E lo stesso anno posò per quello che viene considerato uno dei capolavori del suo periodo fauve: “La gioia di vivere” dove Rosa impersona le donne ritratte nel grande. Qui illustriamo anche qualche disegno eseguito sempre a Collioure, poco conosciuto, passatoci direttamente dagli eredi dell’archivio Matisse. Di Rosa, in questo periodo, ma a Parigi, abbiamo anche una rarissima opera di Braque e sempre a Parigi Matisse eseguì un’altra scultura, molto conosciuta, per la quale posò un altro celebrato modello, anche lui di Gallinaro, Cesidio Pignatelli.

L’altra opera che va in vendita è un ritratto di una modella dal destino inimmaginabile: per un periodo di circa sette-otto mesi, 1916-17, posò per l’artista al quarto piano di un appartamento di fronte a Notre Dame, sulle rive della Senna: si chiamava Loreta Arpino ed era sorella di Rosa: in questo periodo quasi di clausura e esiliato l’artista, grazie alla presenza della umile creatura della Valcomino in posa davanti a lui, trovò gradualmente la sua vera strada ed indole artistiche, che poi saranno sue per i quarantanni a venire e allo stesso tempo immortalò la sua modella in circa cinquanta opere: non esiste nella storia dell’arte un caso analogo. Pochi anni fa un grande museo americano, il Museo Norton in Florida, sotto la curatela di Jack Flam, conoscitore dell’artista, organizzò una esposizione monografica delle sole opere su Lorette (così la chiamava l’artista) dipinte da Matisse.

Rosa e Loreta Arpino fanno parte di quel mondo incredibile e affascinante costituito dalle modelle e modelli di artista che scoprirono e inventarono questa professione ai primi anni del 1800 a Roma, e poi con enorme successo e risultati, a Parigi e successivamente a Londra. Il loro successo anzi la loro eternità risiedono nelle opere che anche alcuni massimi artisti realizzarono e che in verità rappresentano i loro ritratti! Manet, Corot, Leighton, Rodin, Thornycroft, Cézanne, Matisse, Van Gogh…Notizie più complete e dettagliate su questo mondo inaudito delle modelle e modelli presenti in quasi tutti i musei del pianeta nel libro MODELLE E MODELLI CIOCIARI A Roma, Parigi e Londra 1800-1900.

Michele Santulli

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