Ricette a portata di avambraccio

michela1Chi di noi, affaccendandosi ai fornelli, non ha mai desiderato avere una ricetta a portata di mano, nel senso letterale dell’espressione? Quanto è faticoso divincolarsi fra la selezione degli ingredienti, le varie fasi da seguire nell’ambito della preparazione e della cottura stessa unite alla consultazione puntuale di una ricetta? Spesso infatti, nel fare simultaneamente tutto ciò, si perdono di vista dei passaggi importanti che hanno un ordine preciso.L’interior designer Marina Cinciripini e la product designer ed illustratrice Sarah Richiuso hanno dato vita ad una collezione di ricette in tatuaggi gastronomici temporanei che, collocati sull’avambraccio, hanno la funzione di far ricordare, attraverso la successione di piccole immagini, i momenti essenziali di ogni ricetta, enfatizzando anche il gesto consueto di rimboccarsi le maniche prima di iniziare a cucinare, come si legge nel sito del progetto.L’idea de “I tradizionali”, che unisce per la prima volta nella storia due passioni non proprio coincidenti, quali la cucina e l’illustrazione, ha avuto origine lo scorso anno, quando le due designer hanno deciso di fondere tatuaggi e ricette per il Premio Lissone Design 2013. Qui “I tradizionali” hanno conquistato il secondo posto nella categoria “Rituale”proprio grazie al loro originale ed estroso cambio di prospettiva: non si cucina più seguendo libri appositamente elaborati ma è il nostro corpo a divenire il centro nevralgico dell’atto stesso di cucinare.Il procedimento da seguire è semplice: una volta scelta la ricetta, bisogna applicare il tatuaggio sulla pelle e tamponarlo con un panno imbevuto d’acqua; infine, una volta utilizzatolo, è necessario attendere semplicemente che il disegno scompaia.La collezione è divisa per temi, ciascuno con quattro ricette complete, disponibili in italiano o in inglese. Vi sono combinazioni per le insalate, la pasta, i dessert e le bevande ed esistono anche edizioni speciali che includono menù appositamente pensati per occasioni speciali, quali il Natale, la Pasqua o per persone che hanno dei problemi alimentari.Scopo del progetto, al di là dell’utilità pratica e della comodità che porta in cucina, è anche quello di avvicinare le persone alla passione per il cibo buono in un modo divertente, sperimentando sulla propria pelle il piacere di cucinare.Le ricette vengono tutte stampate su carta ecologica Favini ed è possibile acquistare i kit tematici supportando il progetto sulla piattaforma Eppela, dove “I tradizionali” ha lanciato una campagna di crowdfunding, fino al 4 di giugno: Marina e Sarah richiedono seimila euro per portare avanti il progetto. Che gli amanti della buona cucina o i poco pratici ai fornelli si facciano avanti: con dieci euro è possibile fare un ordine di un kit.

 

www.itradizionali.com

 

 

Michela Graziosi

 

 

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