Paz e Pert, Pertini nei fumetti di Andrea Pazienza

“Sono del parere che la televisione rovina gli uomini politici, quando vi appaiono di frequente”. La dichiarazione di Sandro Pertini porta a riflettere sul valore della dignità di un’immagine politica, meglio sfruttare il mezzo per lasciare un contributo valido, un segno, e non per puro presenzialismo o propaganda. Andrea Pazienza descrive Sandro Pertini come «L’ultimo esemplare di una razza di uomini duri ma puri come bambini». Il presidente e il fumettista, scomparsi rispettivamente nel 1990 e nel 1988, non si incontrarono mai in vita, ma per anni furono legati da un rapporto di stima che non in molti conoscono. A Roma, nelle sale del nuovo spazio “Fandango Incontro” appena inaugurato nella sede della Provincia di Roma a Palazzo Valentini, è ospitata la mostra “Paz e Pert”, aperta fino al 27 febbraio 2011, raccoglie 90 tavole che l’artista di San Benedetto del Tronto dedicò al “presidente partigiano”, disegnandolo dal 1978 al 1987.

La mostra è stata fortemente voluta e organizzata da Mariella, la moglie di Pazienza, con l’aiuto di Vincenzo Mollica. C’è la celebre copertina della rivista “Il Male”, dove Pazienza aveva ritratto un Pertini preoccupato per il rapimento di De André, copertina che a Pertini piacque molto e che volle assolutamente avere. Ci sono poi, soprattutto, le tavole delle storie di “Pertini”, il libro che Pazienza dedicò al presidente, in cui il personaggio Paz faceva da spalla al temibile “Pert” in avventure pasticciate dal sapore resistenziale. Inoltre, opere originali di Pazienza, inediti, bozzetti, copertine, sagome e filmati, messi a disposizione dalla moglie dell’artista. C’è poi una sezione che ricorda la vita del presidente Pertini, con materiale proveniente dall’Associazione Nazionale a lui intitolata, con lettere, discorsi, documenti ufficiali e soprattutto fotografie, come quella, storica che lo ritrae in aereo mentre gioca a carte con Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio di ritorno dai Mondiali di calcio spagnoli, con la Coppa del Mondo in bella vista. Tramite l’esposizione di vignette dell’Espresso e di Repubblica, si evince come Sandro Pertini ebbe sempre un rapporto divertito con la satira che lo prendeva di mira, tanto da avere una collezione di tutte le sue caricature e da invitare al Quirinale chi lo disegnava, da Tullio Pericoli alla redazione del “Canard enchainé”.

Mauro Meleddu

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