Palazzo Blu di Pisa:Andy Warhol

Warhol_Big_Electric_ChairAl Palazzo Blu di Pisa fino al 2 febbraio si  possono ammirare 230 opere del padre della ‘Pop Art’, Andy Warhol;  un esplorazione dei suoi lavori, dai più famosi ai meno conosciuti.A ventisei anni dalla sua morte, l’artista continua ad alimentare il dibattito sulla sua arte e sulla sua personalità controversa:  Warhol o è amato o decisamente odiato. Ma innegabile è l’importanza che ha avuto nel creare ed alimentare a New York un ambiente artisticamente vivace e suggestivo per artisti, musicisti e molte delle più grandi personalità contemporanee.La  mostra a palazzo Blu ripercorre un iter creativo davvero interessante, che va dalle gigantografie della Cambells agli autoritratti, dalla controversa riproduzione della sedia elettrica alla parete dedicata all’amico Mick Jagger, dai ritratti illustri di Marilyn Monroe, Mao Tze Tung e Jacqueline Kennedy alla serie dei Flowers .Warhol sembra invitare il pubblico ad osservare la realtà quotidiana in modo diverso, dandole un nuovo significato: anche negli scaffali del supermercato possono esserci ‘opere d’arte’ o, meglio, anche ciò che si trova in un supermarket può surgere a simbolo dell’America contemporanea. “Comprare è molto più americano di pensare e io sono molto americano” affermava e ancora “Quel che c’è di veramente grande in questo paese è che l’America ha dato il via al costume per cui il consumatore più ricco compra essenzialmente le stesse cose del più povero. Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca-Cola, sai che anche il Presidente beve Coca-Cola, Liz Taylor beve Coca-Cola, e anche tu puoi berla.” Ecco dunque che dell’America gli interessano tutti gli aspetti, il consumismo, le stars, i fumetti, le guerre e persino la sedia elettrica. Le  immagini serigrafiche, ripetute molteplici volte, ricolorate e ridisegnate diventano icone della pop art e simbolo di una società vitale ed  in fermento. Il suo stesso autoritratto, a Palazzo Blu largamente proposto, diventa icona della pop art e lo rende ancora più famoso. Il consumismo quindin può essere arte o, viceversa, l’arte viene consumata come qualsiasi altro prodotto commerciale.Per le opere dedicate alla sedia elettrica, che fanno parte della seria intitolata ‘Death and Disaster’ del 1962, e che simboleggiavano la violenza della cultura americana, Warhol sarà attaccato duramente. Ma si rifiutò di ritirarle dall’esposizione che doveva rappresentare l’America, e ne fece un’ulteriore occasione di grande pubblicità mediatica: “Tutti gli scandali aiutano la pubblicità, perché non c’è migliore pubblicità della cattiva pubblicità”.Fu innegabilmente un personaggio unico che seppe esplorare i legami tra arte, pubblicità, cultura di massa, cinema ridisegnando completamente il concetto stesso di opera artistica. Eppure il padre della pop art non arrivò mai all’astrattismo, ma restò sempre legato all’immagine pur  abbandonando le tecniche tradizionali come tele e pennelli. La mostra a Palazzo Blu fornisce quindi un quadro esaustivo dell’opera e del personaggio ‘Warhol’, imperdibile per gli amanti dell’arte.

 

Box informazioni:

Andy Warhol
Una storia americana
Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014
Palazzo Blu Lungarno Gambacorti, 9 Pisa
Info: 050 220 46 50
Email: info@palazzoblu.it
www.palazzoblu.it

 

Silvia Andriuoli

 

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