La canonizzazione di Madre Teresa

Quella di madre Teresa di Calcutta è stata una vita dedicata agli ultimi. Nata il 26 agosto 1910 a Skopje in una famiglia benestante albanese originari del Kosovo. thumbnail_madre_teresa_di_calcutta_2All’età di 8 anni affrontò il primo grande dolore nella sua vita rimanendo orfana del padre e la sua famiglia in quel momento si trovò ad affrontare delle difficoltà economiche. Successivamente inizia a partecipare alle attività della parrocchia del Sacro Cuore di Skopje e proprio durante questi lunghi anni comincia a conoscere L’India attraverso le lettere di missionari gesuiti attivi nel Bengala. All’età di 18 anni decide di prendere i voti entrando nelle Suore di Loreto che svolgevano attività prevalentemente in India; dopo un primo colloquio a Parigi Teresa venne mandata a Dublino dove imparò le prime nozioni in inglese e soprattutto ricevette il velo di postulante. Dopo una breve sosta a Calcutta venne inviata nel Darjeeling alle pendici dell’Himalaya per completare la sua preparazione dove si fermò 2 anni studiando lingua inglese e bengalese e per insegnare nella scuola annessa al convento. Qui svolse anche l’attività di aiuto-infermiera che la mise in contatto con la realtà dei malati “strada” di cui si sarebbe occupata per il resto della sua vita. Il 24 maggio 1931 prese i voti temporanei in seguito Teresa lasciò Darjeeling e raggiunse Calcutta, dove per i successivi 17 anni visse e lavorò presso il collegio cattolico di Saint Mary’s High School del sobborgo di Entally. Nel 1937 pronunziò i voti perpetui che la portò progressivamente ad assumere diverse responsabilità organizzative che culminarono nel 1944 ad essere nominata direttrice della scuola dove aveva vissuto il periodo prima di prendere i voti. A causa della guerra (tra il 1945 e il 1946) le attività svolte dalle suore ebbero profonde ripercussioni infatti il convento fu all’occorrenza trasformato in un ospedale militare britannico. La città fu paralizzata per diversi giorni e Madre Teresa, uscita dal collegio per trovare del cibo, rimase impressionata dalla devastazione che gli scontri aveva lasciato. In lei cominciò quindi a maturare una profonda riflessione interiore che l’avrebbe condotta presto alla svolta decisiva della sua vita. A contatto con condizioni di estrema povertà decise di uscire e di mettersi al servizio dei più poveri. Purtroppo dovette aspettare 2 anni per convincere le consorelle e l’arcivescovo di Calcutta e ottenere finalmente le approvazioni necessarie. Nel 1948 Madre Teresa ebbe infine l’autorizzazione dal Vaticano ad andare a vivere da sola nella periferia della metropoli, a condizione che continuasse la vita religiosa. Decise quindi di abbandonare il velo nero delle Suore di Loreto. Lasciato il convento, si recò per un breve periodo presso le suore di Patna, (nel medio Gange) per acquisire nozioni sanitarie. Si fermò lì quattro mesi, nei quali si convinse del ruolo che l’igiene e una migliore alimentazione potevano avere nel migliorare la vita di coloro che abitavano negli slum (sorta di baraccopoli). Tornata a Calcutta (fine del 1948) cominciò la sua missione al servizio dei poveri: qui inizialmente ebbe come base una capanna, dove cominciò a insegnare e ad assistere i bambini poveri della zona. Presto attorno a lei si formò una piccola rete di volontari che l’aiutavano nell’insegnamento, nella distribuzione di cibo e nella diffusione di elementari pratiche igieniche. Grazie all’aiuto di uno di questi collaboratori, Michael Gomes, nel febbraio 1949 Madre Teresa poté trasferirsi in una casa. Con l’aiuto di una sua ex allieva crea le basi per la costruzione di una piccola comunità che nel 1950 sfocerà nella fondazione della congregazione delle Missionarie della carità il cui obiettivo era quello di prendersi cura delle persone che si sentono non volute, non amate, non curate dalla società e che fuggono da tutti. Lo stile di vita voluto da Madre Teresa (ispirato in parte da san Francesco) prevedeva un’austerità rigorosa, in linea con la condizione di vita dei poveri e con la necessità di preservare gli ideali del nuovo ordine. Nel rispetto di ogni singolo essere vivente aveva anche ottenuto nel 1979 il Premio Nobel per la Pace poi gli anni della malattia e la morte nel 1997 fino ai giorni nostri. Dopo la sua morte con una deroga speciale Giovanni Paolo II aprì il processo di beatificazione; procedura che si concluse nel 2003 con la proclamazione del 19 ottobre. L’arcidiocesi di Calcutta aprì il processo nel 2005 e papa Francesco il 17 dicembre 2015 promulgò il decreto che attestava il miracolo attribuito

alla beata Teresa di Calcutta (ultimo passo richiesto per la canonizzazione) e nel concistoro del 15 marzo 2016 firma ufficialmente il decreto di canonizzazione. La canonizzazione è poi avvenuta il 4 settembre 2016. Simbolo di grande umanità e di sacrificio per il bene dei più bisognosi.

Noemi Deroma

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