IndieLisboa 2015: quattro registi per una città

 Undici anni fa, a Lisbona, aveva luogo la prima edizione di IndieLisboa, il Festival Internazionale del Cinema Indipendente portoghese. Da allora la rassegna, che anche quest’anno si è regolarmente svolta -dal 24 aprile al 4 maggio- ha avuto una crescita notevole, guadagnandosi numerosi consensi non solo in Portogallo ma anche all’estero.Come sempre al pubblico è stato offerto un ricco programma che prevedeva, oltre a lungometraggi, cortometraggi, fiction e documentari, anche diverse attività parallele, fra le quali eventi e conferenze, al fine di rendere attivi i partecipanti; in linea con gli anni passati, l’evento è stato suddiviso in diversi luoghi e strutture cittadine, sponsorizzando così i diversi spazi della città.Nell’ambito della promozione del cinema indipendente nazionale, soprattutto in contesti internazionali, al termine dell’edizione del 2014 è stata annunciata una nuova, grande sfida, ossia quella che vede coinvolti quattro registi di diverse nazionalità, ai quali è stato dato il compito di filmare la capitale portoghese per realizzare un lungometraggio che sarà poi presentato nella rassegna del 2015.I prescelti sono il canadese Denis Côte, il portoghese Gabriel Abrantes, la francese Marie Losier e la cilena Dominga Sotomayor, tutti conosciuti ed apprezzati nell’ambito della produzione indipendente: ognuno di questi registi, infatti, è ben noto all’organizzazione del festival in quanto ha già ricevuto premi nell’ambito delle edizioni precedenti.Le riprese del film, il cui titolo provvisorio è “Em Lisboa” (A Lisbona), inizieranno la prossima settimana e si svolgeranno fino al mese di agosto. Ad inaugurarle sarà il canadese Côte al quale si sostituiranno gli altri registi, nel corso delle varie fasi delle riprese, con il supporto di una troupe interamente portoghese.Lo scopo dell’iniziativa è duplice: da un lato si propone di fornire un impulso ulteriore alla diffusione all’estero del festival, attraverso alcuni dei suoi autori preferiti; dall’altro mira a regalare ad un pubblico sempre più vasto visioni differenti della capitale, meta ambita di turisti da ogni parte del mondo. Tutto ciò, chiaramente, attraverso una mistura di sguardi e prospettive differenti.2magindielisUna sfida non semplice, questa, che sembra essere pienamente in linea con il carattere forte e deciso che ha contraddistinto l’organizzazione del festival, in particolare nell’edizione dell’anno scorso, quando, in piena crisi economica, vennero raggiunti a pieno gli obiettivi che erano stati fissati: fu infatti proiettato un numero superiore di film rispetto al 2012, a discapito di meno invitati e feste. Poco male, visto che l’intento del festival sembra pienamente riuscito. Ai suoi esordi, il primo grande ostacolo era quello di riuscire a mostrare il cinema portoghese ad un livello paritario con quello internazionale; oggi, di fatto, la produzione cinematografica lusitana si è allargata, diversificata, ed ha preso il via verso nuovi orizzonti, grazie a registi ed opere ai quali spetta il merito di aver stupito ed incantato l’intero panorama internazionale.Il festival è dunque in crescita ma i suoi organizzatori, certamente orgogliosi, rimangono umili e consapevoli dell’aumentare delle difficoltà organizzative: ogni anno si presentano sempre nuove sfide, nuove idee e prospettive da veicolare. Ma tutto va per il meglio, grazie alla entusiastica partecipazione collettiva e all’impegno di ognuno di essi, nessuno escluso.

 Michela Graziosi

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares