Il genio El Greco alla Casa dei Carraresi a Treviso fino al 10 aprile 2016

È stata inaugurata lo scorso 25 ottobre presso la Casa dei Carraresi a Treviso la mostra El Greco in Italia, metamorfosi di un genio, dedicata al periodo trascorso nel nostro Paese dall’artista cretese tra il 1567 ed il 1576.

Organizzata da Kornice con la collaborazione di Fondazione Cassamarca e Art for Public, l’evento è curato da Lionello Puppi, emerito dell’Università Ca’ Foscari, a capo di un comitato scientifico di respiro internazionale. La retrospettiva su El Greco, appellativo di Dominikos Theotokopoulos, originario dell’isola di Creta, posta sotto il dominio veneto all’epoca della nascita del pittore nel 1541, si realizza come un’indagine del processo creativo, del metodo di lavoro e dell’iniziale attività da artigiano di icone bizantine di quest’artista controverso e non compreso tra i suoi contemporanei. È la critica moderna a rivalutarne l’eccezionalità di linguaggio, celebrandolo nei termini di “visionario illuminato”, in grado di ispirare le avanguardie novecentesche.

In particolare, la mostra sottolinea l’importanza del decennio in italia di El Greco, e ne analizza il percorso di trasformazione e maturazione artistica quale frutto del dialogo e del confronto con molteplici pittori, rappresentati alla Casa dei Carraresi. Grazie all’allestimento di decine di opere prodotte in suolo italiano, provenienti da istituzioni museali internazionali e prestigiose collezioni private, l’iter espositivo pone i capolavori di El Greco in rapporto con quelli di Tintoretto, Tiziano, Parmigianino, Jacopo Bassano, Zuccari e Correggio, insieme a quelli di esponenti della Scuola cretese attivi in Italia durante la seconda metà del Cinquecento, come Georgios Klontzas e Michele Damascenos. Da una prima adesione al movimento pittorico post-bizantino, in seguito al trasferimento da Creta a Venezia nel 1567, El Greco subì l’influenza stilistica del Manierismo dei maggiori pittori veneti del periodo. Il successivo soggiorno a Roma, nonché quello definitivo in Spagna, dove rimase fino alla morte nel 1614, furono altresì determinanti nella formazione personale e creativa del pittore: attraverso il contatto con differenti culture, lingue, religioni e stati, ad una crescita a livello umano ed artistico si accompagnò un alto grado di intellettualità poliedrica.

A dispetto delle tradizionali scuole pittoriche, El Greco si caratterizza per figure allungate, colori vividi e luminosi, drammaticità ed innovazione di linguaggio pittorico, risultato della fusione tra arte bizantina e pittura occidentale, tra la cultura greca ortodossa e quella rinascimentale cattolica: questa la portata del suo stile, fantasioso e visionario, tale da affascinare e sconvolgere artisti del calibro di Monet, Picasso e Cézanne, come dimostra questo progetto di Puppi alla Casa dei Carraresi.

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La mostra sarà visitabile fino al prossimo 10 aprile 2016.

Per tutte le info: www.elgrecotreviso.it.

 

Clara Agostini

 

 

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