Il genio di Picasso nella grandezza delle sue passioni

È stata inaugurata il 4 aprile scorso, e proseguirà fino al prossimo 28 giugno 2015 al castello Ursino a Catania la mostra dal titolo Picasso e le sue passioni. A farle da cornice, il maniero appartenuto un tempo a Federico II di Svevia, che oggi ospita il Museo Civico della città siciliana.Picasso 2

L’esposizione è a cura di Lola Duran e Stefano Cecchetto, ed è organizzata da Comediarting & III Millennio, con il Patrocinio del Comune di Catania. Raccoglie più di duecento opere di Picasso, provenienti in gran parte da prestigiose collezioni private internazionali e dal museo di Mija Malaga, noto per l’arte della ceramica. Oggetto di esposizione sono vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, raffigurazioni su carta e dipinti ad olio: tutte opere volte ad illustrare l’origine e la portata della creatività di Picasso, esaltandone i temi e le passioni che hanno inciso sul suo percorso umano ed artistico. Spazio, dunque, agli argomenti di ricerca che più hanno caratterizzato il profilo stilistico dell’artista, quali il teatro ed il circo, la tauromachia, le donne e la politica, riproposti in una varietà di tecniche che denotano il genio Picasso, capace di continue sperimentazioni fino alla vecchiaia.

Tra i dipinti, si segnala l’opera posseduta da Dora Maar, musa ispiratrice nonché amante dell’artista, intitolata Figura de mujer inspirada en la guerra de España. Realizzato nel 1937 ed allestito per la prima volta in Italia in questa occasione, il dipinto si configura quale arma politica di Picasso nei confronti del regime  di Francisco Franco, vigente all’epoca in Spagna. Si gioca attorno all’intreccio tra immagine e poesia, che si traduce in una relazione simbiotica tra figura e testo: i versi poetici richiamano alla Marchesa, che incarna la Nobiltà a sostegno del Dittatore, rappresentato nelle sembianze di una gallina dal collo lungo ed il volto a becco. Alla mostra è presente anche Tête de femme, ultimo di una sequenza di quattro ritratti eseguiti da Picasso tutti nello stesso giorno, il 3 giugno del 1943: si tratta di una sorta di addio a Dora Maar, risalente alla fase immediatamente precedente l’incontro dell’artista con la giovanissima Françoise Gilot, diventata presto sua novella musa. È poi allestito anche un altro olio su tela degno di rilevanza, Il Moschettiere, realizzato nel 1964. L’opera appartiene al periodo di massima maturità artistica di Picasso, contraddistinto da composizioni da pochi tratti leggeri, che danno adito alla sua astrazione poetica.

Meritano particolare attenzione anche alcune serie d’incisioni: La Suite des saltimbanques (14 incisioni acquaforte e puntasecca), Il Tricorno (33 incisioni bulino e collotype), I Venti Poemi di Gongora, (41 incisioni acquaforte e acquatinta allo zucchero), Carmen (40 opere incisioni a bulino), Tauromachia (27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca), Barcelona Suite (5 incisioni litografia a colori), La Célestine, (68 incisioni acquaforte e acquatinta).

Per maggiori informazioni e dettagli sulla mostra: http://picassoelesuepassioni.comediarting.it/.

Clara Agostini

 

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