IL COSTUME CIOCIARO E LA SUA PINACOTECA!

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-)F.Ballesio : l’edicola

Fino a poco tempo fa il capoluogo FR assieme al capoluogo CB erano le sole, o quasi, due città italiane a rappresentare, tra gli altri, due primati esclusivi: massimi consumatori di cemento armato, zero presenza di pinacoteche o gallerie pubbliche, livelli tra i più bassi di promozione culturale e attività sportiva, secondo i resoconti SIAE. Ora CB si è dotata di un imponente complesso espositivo di migliaia di metri quadrati di proprietà della Regione e, anche da poco, di una pinacoteca, il Museo Pistilli, in sinergia Comune e Provincia. Di conseguenza FR, oltre a qualche altro primato, e senza polemica alcuna, è rimasta detentrice di quello di unico capoluogo d’Italia senza una pinacoteca, neppure a livello embrionale. Basti pensare che se avviene, come avviene nel mondo civile, che un cittadino voglia donare alla Provincia o al Comune a vantaggio della collettività una collezione o solo un’opera d’arte, scandalosamente e grottescamente le due istituzioni non avrebbero e non saprebbero dove collocarli al pubblico godimento ed edificazione, salvo nel deposito o in qualche ufficio! Quindi ulteriore depauperamento culturale e sociale. Ma quanto deve più di tutto spaventare è il fatto che si è perso completamente, almeno così parrebbe, il senso e il valore del bello autentico a contatto di un contesto urbanistico così degradato e di una offerta culturale e artistica, quando presente, palesamente sconclusionata e raffazzonata.

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-)G.Mazzolini : la cernita

E l’assenza di una pinacoteca a FR è particolarmente imperdonabile in quanto uno dei soggetti più presenti nei musei del pianeta è proprio il personaggio in costume ciociaro e le sue varie configurazioni di brigante, di pifferaro e di zampognaro e anche di modelle e modelli: una apoteosi autentica, unica e tipica esclusivamente del costume ciociaro, il più conosciuto e il più amato, immortalato dai massimi artisti europei dei secoli passati. E a FR? Zero. Abbiamo letto in questi giorni che a proposito del rifiuto del neo sindaco di Roma a ospitare i giochi olimpici nella Capitale, il sindaco di FR Avv. Ottaviani ha dichiarato la sua disponibilità, a suo dire assieme alle altre province del Lazio e alla provincia di Roma medesima, a voler ospitare i giuochi olimpici, in vista del ritorno di immagine e di laute entrate per tutti. Noi chiediamo al Sindaco Ottaviani e ai suoi collaboratori se non sia invece più adeguato e confacente e produttivo per la comunità cittadina adoperarsi per affrancare la città da tale offensiva ipoteca e dotarla finalmente della pinacoteca del costume ciociaro. Una parte del suggestivo Palazzo Tiravanti potrebbe rappresentare una collocazione ideale. Ipotesi altrettanto commisurate all’importanza del soggetto potrebbero essere la ex sede della Banca d’Italia e la dismessa Accademia di Belle Arti.

Si coinvolge e responsabilizza particolarmente Frosinone in quanto città capoluogo: in verità sede altrettanto auspicabile della pinacoteca del costume ciociaro potrebbe essere anche Cassino, la porta del Sud della Ciociaria. Anzi se si tiene a mente che centinaia di migliaia di visitatori salgono ogni anno le sacre balze di Montecassino, ecco che allora la pinacoteca del costume ciociaro potrebbe rappresentare per la città veramente quel valido e stimolante motivo di richiamo da anni agognato per ottenere finalmente, grazie a tale offerta promozionale, che i visitatori del Monastero trovino invogliante e gratificante arrestarsi e fare sosta pure in città. Non possiamo parlare della Ciociaria pontina in quanto ha la fortuna di possedere già valide istituzioni museali e pinacoteche.

E’ ardua a comprendere la causa di siffatta insensibilità e chiusura o pervicace ignoranza da parte delle istituzioni a tutti i livelli, ab origine, nei confronti del costume ciociaro. Oltralpe questa iconografia viene continuamente promossa e valorizzata, come proprio in questi giorni sta avvenendo in alcuni musei danesi e norvegesi: qui in Ciociaria frusinate si confermano invece, regolarmente, certi ruoli e primati consolidati dalle statistiche. E Cassino? Auguriamo alla città che il suo nuovo sindaco sia della tempra idonea anche verso l’arte, non solo quale motivo di acculturamento e di edificazione civili, ma anche quale fattore economico e produttivo.

Michele Santulli

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