IL “CONTRORDINE” DELL’ARTE ITALIANA FRA LE DUE GUERRE

Dal 24 giugno al 25 settembre, le sale al piano terra di Palazzo Bisaccioni a Jesi ospitano la mostra La Scuola Romana. Da Via Cavour agli anni ’50, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, e curata da Giancarlo Bassotti.

Si tratta di una quarantina di opere di pittori attivi a Roma dagli anni ’20 agli anni ’50, che cominciarono a incontrarsi dal novembre del 1927, quando Mario Mafai e Antonietta Raphaël si stabilirono al n° 325 di via Cavour a Roma. La coppia di artisti adibì una stanza dell’appartamento a studio, e fu in tale cornice che letterati, quali Enrico Falqui, Giuseppe Ungaretti, Libero de Libero, Leonardo Sinisgalli, Arnaldo Beccaria, Antonino Santangelo, e giovani pittori, fra cui Luigi Bonichi detto Scipione, iniziarono a incontrarsi.

Ciò che univa personalità tanto diverse erano l’amicizia e la reciproca stima, ma anche un modo di intendere l’arte come impulso immediato, affine all’Espressionismo europeo e lontano dal gusto imperante del Novecento italiano, promosso da Margherita Sarfatti. Più che di una “scuola” o di un movimento, si trattò di una tendenza guidata da una comune sensibilità, che poteva esprimersi soltanto attraverso un linguaggio incandescente e originale, fatto di forme spesso inquietanti e indefinite, e di un tonalismo coloristico aggressivo. Forse per questo, una volta esauritasi l’esperienza dei tre “fondatori” – Mafai, Raphaël e Scipione –, il loro incendio visionario non si spense, ma fu rianimato da numerosi altri artisti.

La rassegna jesina, accanto ai tre capostipiti, presenta infatti anche molti epigoni e compagni di strada, più o meno occasionali, quali Corrado Cagli, Emanuele Cavalli, Arnolfo Crucianelli, Afro Livio Basaldella, Guglielmo Janni, Luigi Bartolini, Giovanni Omiccioli, Orfeo Tamburi, Giorgio De Chirico, Giuseppe Capogrossi, Alberto Ziveri, Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Francesco Trombadori. Sono inoltre esposte due sculture di Pericle Fazzini, Le opere sono suddivise in nature morte, paesaggi, ritratti. L’evento è accompagnato da un catalogo che si avvale di un saggio di Roberto Cresti, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, e di una nota della Dott.ssa Nicoletta Rosetti.

 

Box informazioni:

La Scuola Romana. Da Via Cavour agli anni ‘50

(24 giugno – 25 settembre 2016)

Sale Museali Palazzo Bisaccioni

Piazza Colocci 4, Jesi (AN)

Tutti i giorni: 9.30 – 13.oo / 15.30 – 19.30

Chiuso il 15 agosto

Telefono: 0731 207523

Web: www.fondazionecrj.it

Email: info@fondazionecrj.it

 

Giada Sbriccolim

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