“GLI ORARI DEL CUORE”: INTERVISTA ALL’AUTORE STEFANO LABBIA

Dedicato a chi è ancora capace di perdersi in quel labirinto chiamato amore,dedicato agli esseri umani la silloge “Gli Orari del Cuore”di Stefano Labbia. Un viaggio nell’animo dell’autore che si mette a nudo tra le intime parole che suonano come rintocchi del tempo che scorre. I battiti che scandiscono momenti unici fissati eternamente con tratti di indelebile inchiostro .

Stefano Labbia Manfredi, classe 1984, è un giovane autore italiano di origine brasiliana. Nato nella Capitale, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, “Gli Orari del Cuore” nel 2016 per Casa Editrice Leonida. Ha ideato lo script del lungometraggio horror dal titolo“The Moon”, prodotto, a breve, in USA, scrivendone, assieme ad un collega sceneggiatore italiano, la sceneggiatura. Al lavoro sulla sua prima serie televisiva originale inglese di stampo teen drama, dal titolo “Fear”, di cui è unico ideatore e sceneggiatore, vive attualmente a Roma.

Una piccola intervista all’autore ci ha permesso di cogliere maggiormente alcuni aspetti del suo lavoro e della sua poetica.

La sua prima opera nell’ambito della poesia. Questa esperienza cosa le ha lasciato?

È stato un cammino particolare quello che mi ha portato alla scrittura e alla selezione delle liriche che compongono “Gli Orari del Cuore”. Un cammino, un percorso lungo trent’anni: tanto è durata la decantazione, la raccolta, la cura di questa silloge. Spero di aver trasmesso tutto ciò che ho provato nello scriverla: amore, gioia, forza, delusione… Ogni lirica per me è un sentimento, un’emozione, una sensazione… è legata ad un pensiero, ad un avvenimento in cui sono sicuro il lettore si ritroverà. Abbiamo tutti più cose in comune di quanto possiamo pensare. E di quanto siamo pronti ad ammettere.

Ci parli un po’ del suo lavoro

“Gli Orari del Cuore” è una raccolta poetica che, dal filosofo Valerio Di Lorenzo, autore della prefazione del libro, è stata definita, a ragione, credo, una sorta di diario. Un collage di emozioni, vivide, suadenti, forti, di grande impatto che cadono sul lettore che le respira, le vive, le inala e percorrono in lui, veloci, dal cuore al cervello, permeando lo strato costruito dalle sconfitte, dalle amarezze e dalle brutture della vita. Tutti amiamo, ci arrabbiamo, gridiamo – o vorremmo farlo – alla vita… Io ho solamente descritto, colto, ogni segnale, ogni esperienza personale e l’ho messa su carta.

Quale delle sue poesie la rappresenta di più?

Sicuramente sono molto legato per motivi personali alla lirica dal titolo “Rina”… Ho comunque una predilezione per le poesie “L’affetto dei ricordi”, “Sensazioni” e “Ciò significa che t’amo”. Non saprei sceglierne una in particolare… Sono tutte, in qualche misura, parte di me.

Per lei l’amore è…

L’amore è poesia. Poesia è vita. E tutta la vita è fatta di poesia.

Progetti futuri?

Sto cercando fondi per il mio primo lungometraggio ambientato tra Roma e Milano, una storia molto intima e delicata. C’è già interesse attivo di alcune case di produzione italiane e vorrei accelerare ed entrare in pre

produzione entro fine anno. Nel frattempo sto dialogando con alcune produzioni inglesi per una serie tv che ho ideato, un teen drama ambientato a Londra. Ed il mio primo romanzo a breve vedrà la luce.

Un rispettoso ringraziamento personale a Stefano Labbia che ci ha permesso di entrare nella sua vita e nelle sue più intime emozioni

Michela Cenci

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