Florence Henri Volumi e linee, ombre e luci al servizio dell’artista

Un’altra importante mostra, in programma a Roma al Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, che racconta la vicenda artistica di una grande fotografa: Florence Henri.Florence-Henri-Autoportrait-1938

La mostra romana dedicata all’arte di Florence Henri ci porta alla scoperta di una fotografa e artista, che ha vissuto l’intero secolo scorso con le stimmate dell’anticipatrice. I suoi lavori ci raccontano in che modo l’obiettivo fotografico ha modificato il linguaggio artistico internazionale a cavallo tra le due guerre e, contemporaneamente, la storia di una donna libera, multiforme e lontana da ogni compromesso. Le 140 foto, in mostra al Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, analizzano le diverse tecniche e l’aspetto sperimentale della ricerca di questa grande fotografa. Una parte di questa produzione è dedicata a Roma Antica, presentandola in una maniera teatrale, che si sposa perfettamente all’ambiente dell’esposizione. Si tratta d’immagini scattate durante il suo viaggio del 1931-32, rielaborate poi con la tecnica del fotomontaggio in sede di sviluppo e stampa, per restituire suggestioni altre dal vero. La mostra, promossa e organizzata dalle maggiori istituzioni nazionali e cittadine, è curata da Giovanni Battista Martini che, insieme ad Alberto Ronchetti, è stato fautore della riscoperta della grande artista newyorchese negli anni ’70. La frequentazione precoce con i grandi maestri dell’arte europea e non solo ha caratterizzato la sua vita; dalla prima passione, il pianoforte, studiato con Ferruccio Busoni, alla pittura con Hans Hoffman a Berlino. A Berlino frequenta Archipenko e al Bauhaus di Weimar Klee e Kandinskij. A Parigi segue i corsi all’Académie Moderne di Ozenfant e Léger, sedotta dall’aspetto multimediale di quest’ultimo. Laszlo Moholy-Nagy accompagna la sua prima esposizione fotografica con un testo critico, che è riproposto nel catalogo della mostra. A Parigi, dove vive dal 1924, frequenta Piet Mondrian, César Do-mela, Robert e Sonia Delaunay, Hans Arp e Sophie Tauber Arp, Nelly e Theo van Do-esburg, di molti dei quali ci ha lasciato splendidi ritratti. Durante la crisi del 1929 offre lezioni di fotografia, contribuendo alla formazione di un’intera generazione d’interpreti. Nei suoi scatti, Florence Henri utilizza spesso la concezione analitica dello spazio, sfruttando diversi elementi del linguaggio pittorico, in una continua ricerca della composizione, colonna portante della sua produzione. Per questo, all’inizio del percorso espositivo, sono presentati dipinti e collage. L’itinerario si chiude con un’eccezionale carrellata di ritratti, non solo dei protagonisti della scena artistica che, come lei, hanno caratterizzato l’avanguardia europea del XX secolo, ma anche di modelle fotografiche in set completamente allestiti dalla Henri fin negli accessori. Alla rassegna si accompagna il terzo volume della collana Electaphoto, che costituisce la più esauriente e aggiornata monografia su questa grande icona della fotografia. Attraverso riflessioni critiche approfondite sui diversi percorsi creativi di Florence Henri, se ne inquadra la complessa produzione artistica, non solo fotografica, da varie angolazioni.

 

Box informazioni:

Florence Henri

Roma – Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano (Viale Enrico De Nicola, 79)

dal 4 maggio al 31 agosto 2015

info: Tel. 06 39967700 – www.coopculture.it

 

Patrizio Pitzalis

 

 

 

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