Eurasia: capolavori dal Museo Ermitage e dai Musei della Sardegna per raccontare i progressi della civiltà nella storia

Oltre 350 pezzi eccezionali delle collezioni del Museo Ermitage, accanto a più di un centinaio di reperti provenienti da musei sardi e ad altri importanti prestiti dall’Italia: si arricchisce di tale varietà di materiali l’ultima mostra a Palazzo di Città a Cagliari, intitolata Eurasia, fino alle soglie della storia. Capolavori dal Museo Ermitage e dai Musei della Sardegna. Capitale Italiana della Cultura 2015, il capoluogo sardo ospita questo progetto organizzato dai Musei Civici di Cagliari e dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, con il Mibact-Soprintendenza Archeologia Sardegna e Polo Museale della Sardegna, nel segno della collaborazione triennale con il prestigioso museo russo.

Sono Marco Edoardo Minoja, Anna Maria Montaldo e Yuri Piotrovsky i curatori dell’esposizione, contraddistinta da un intreccio di arte, storia e cultura, che fa emergere il ruolo centrale di Cagliari e della Sardegna nell’ambito delle relazioni e degli scambi culturali tra l’Europa e le coste del mar Mediterraneo. L’allestimento della mostra vanta la firma di Angelo Figus, una delle voci più creative del panorama internazionale della moda. A comporlo concorrono quattro sezioni tematiche, che radunano opere russe, ritrovamenti sardi e pezzi di varia provenienza italiana, inseriti lungo un percorso unitario che intende raccontare il progresso delle civiltà antiche ed i flussi culturali tra Asia ed Europa, dai popoli del Caucaso alla cultura nuragica, dal Neolitico fino al I millennio a.C. La mostra include un’ampia gamma di materiali e manufatti, la cui diversità culturale e cronologica si rivela funzionale ad uno sguardo sui processi di trasformazione che più hanno segnato la storia e l’evoluzione dell’uomo e degli stili di vita nelle varie aree del mondo.

In apertura si colloca la sezione Tuttiigiorni, incentrata sul periodo compreso tra il Neolitico e l’età dei metalli, e sulla rivoluzione tecnica  resa possibile dalla diffusione di materie e strumenti innovativi: l’argilla per le lavorazioni delle ceramiche, la pietra scheggiata e levigata, e le leghe dei diversi metalli. Il repertorio degli oggetti esposti conta alcuni degli strumenti in grado di attivare grandi cambiamenti nell’ambito sia dell’economia globale, sia della vita quotidiana degli uomini.

Segue la parte dedicata alla rivoluzione dei metalli e all’uso dei nuovi utensili in metallo, duttili e riproducibili. Il loro allestimento in mostra richiama al complesso percorso di estrazione degli stessi, nonché alle fasi di ricerca dei minerali, del prelievo e dello scambio, del trasporto e della lavorazione, in vista delle prime moderne riproduzioni seriali di oggetti.

La sezione successiva, Poterevanitas, apre all’incidenza delle trasformazioni dei sistemi produttivi e dell’accumulo delle nascenti ricchezze all’interno del delineamento delle varie comunità, oggetto di molteplici modalità di rappresentazione in vita come in morte. Trovano qui posto, pertanto, manufatti in oro, anche di fattura pregevolissima e inimitata all’epoca, testimonianza della regalità e del comando; pietre preziose, elementi di riconoscibilità immediata; ed ancora,  pietre rosse ed ambre, turchesi e pietre verdi, argento ed altri metalli.Eurasia immagine oggetti e manufatti

L’esposizione si conclude con la sezione Bovemachina, costruita attorno al rapporto dell’uomo con l’animale quale compagno nella vita stanziale, risorsa sicura di alimenti e fornitore di materie prime. Dismessa la sola funzione di mero sostentamento, cervo, toro e cavallo vengono considerati per portata simbolica, forza vitale e principio generatore, secondo la cruciale alleanza con l’uomo nella sua corsa verso il progresso e la modernità. Massima esemplificazione di questi è offerta dall’invenzione della ruota, una delle più rivoluzionarie della storia dell’umanità, grazie alle nuove velocità negli scambi di merci e di idee tra Oriente e Occidente che ne sono state conseguenza.

La mostra si svolgerà fino al prossimo 10 aprile 2016.

Box informazioni:

Palazzo di Città

piazza Palazzo, 6 Cagliari

070 6776482

www.museicivicicagliari.it; www.cagliari2015.eu.

Clara Agostini

 

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