Dall’Ermitage a Torino. Tre secoli di arte francese in Russia illustrati a Palazzo Madama

È dedicata alla fortuna dell’arte francese in Russia, nel quadro dei grandi temi della pittura moderna, l’ultima mostra inaugurata lo scorso 11 marzo a Palazzo Madama a Torino. Nella cornice di Sala del Senato, l’evento espositivo Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese suggella ancora una volta la collaborazione tra la Città di Torino e la Fondazione Torino Musei con il Museo Statale Ermitage e con Ermitage Italia, dopo le precedenti mostre Porcellane Imperiali. Dalle collezioni dell’Ermitage, e Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky. 1Marie Louise Elisabeth_Le_BrunCentro di quest’ennesima iniziativa è una ricca collezione di opere, volte ad illustrare il gusto artistico francese in Russia e la passione per l’arte francese nell’arco di trecento anni, con un’esemplare rassegna di soggetti sacri e mitologici, nature morte, ritratti, paesaggi e scene di genere.

Scelte dai curatori Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina ed Enrica Pagella, le 75 opere in mostra, appartenenti ad una cinquantina di artisti, sono state selezionate per l’occasione all’interno della varietà di lavori custoditi al museo di San Pietroburgo, ed inserite in un itinerario espositivo composto da dodici sezioni. Attraverso  questa definita strutturazione,il progetto delinea la portata dell’arte francese in Russia, ripercorrendo una molteplicità di tematiche e di tendenze creative. Un primo sguardo si rivolge alle ragioni storiche e culturali del successo riscosso da alcuni generi accademici, rispetto al realismo in campo artistico ed al distintivo impegno sociale di tale corrente. Oggetto di approfondimento è poi il raffinato gusto di Caterina II, aggiudicatasi nel 1772 gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur francese Pierre Crozat sul finire del Seicento e gli inizi del Settecento. Ed ancora, il focus della mostra si allunga fino all’Ottocento ed oltre, interessando gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi, e le riorganizzazioni dei musei avvenute nel Ventesimo secolo, all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre.

Il percorso illustrativo si traduce così in un’analisi iniziale delle influenze caravaggesche di Simon Vouet, a cui segue quella dedicata ad esponenti del classicismo come Philippe de Champaigne, Poussin e Lorrain. Continua con l’allestimento di opere legate alla nuova libertà della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard, e di altre ancora, emblemi di un ritorno all’antico da parte di Greuze, ed alla poesia venata di Romanticismo tipica di Vernet e di Hubert Robert. L’esposizione si arricchisce altresì degli elementi neoclassici di Ingres, nonché dei tratti del nuovo sentimento del paesaggio proprio di Corot. Spiega, inifine, l’affermarsi dell’Impressionismo di artisti quali Renoir, Sisley, Monet e Pissarro, ed abbraccia l’avvio alle avanguardie moderne con Cézanne e Matisse.

La mostra include Artune, originale progetto di storytelling musicale per l’arte, ideato da Frankie hi-nrg mc e Materie Prime Circolari, che accompagna le opere esposte con la musica ed i commenti audio di dieci grandi artisti italiani: l’elenco di voci annovera – oltre a Frankie hi-nrg mc –Elisa, Paola Turci, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Dario Vergassola, Giuliano Sangiorgi e Neri Marcorè.

L’esposizione si terrà fino al prossimo 4 luglio 2016.

Per info e contatti: http://www.palazzomadamatorino.it/it.

Clara Agostini

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