"Chiacchere, datteri e the"Un viaggio nella Tunisia postrivoluzionaria

Chiacchie..A tre anni da quella che è nota al mondo come la “Rivoluzione dei Gelsomini”, esce in formato e-book la seconda edizione aggiornata del libro della giornalista Ilaria Guidantoni “Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia”(Albeggi Edizioni). Un viaggio nella Tunisi postrivoluzionaria, vero laboratorio in fermento di cambiamenti politici, sociali e culturali, in cui convivono forze laico-europeiste e religiose-tradizionaliste. Un mix affascinante di tradizione e innovazione, capace di sedurre la nostra cultura europea, nonché il suo turismo. Quella di Guidantoni è una ricerca sul campo, caratterizzata dalla voglia di condividere con il lettore la sua personale indagine all’interno di una nazione che è ancora oggi in fase di rivolta, sebbene ciò non sia sempre visibile alla luce del sole. Il suo è un racconto “vivo”, fatto di incontri con diverse figure della società tunisina, come Kmar Bendana e Silvia Finzi, entrambi docenti presso l’università La Manouba; con Imen Ben Mohamed, deputata del partito di ispirazione islamica Ennahda, che ha conquistato la maggioranza relativa alle elezioni del 23 ottobre 2011. L’autrice si confronta anche con gli italiani che in questo paese vivono o lavorano, come il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, Luigi Merolla. Incontra le scrittrici Lilia Zaouali e Fawzia Zouari. Poi ancora giornalisti, artisti, impiegati, tassisti, manager, gente comune. L’e-book attraversa i luoghi chiave della rivoluzione, come l’Orologio della piazza 7 novembre 1987, data del colpo di stato di Ben Ali, ribattezzata Piazza 14 gennaio 2011, giorno della sua caduta; l’Avenue Bourguiba, segno di repressione e rivolta; il Ministero dell’Interno, ribattezzato il Ministero del Terrore, in riferimento alle torture che nei suoi sotterranei  si consumavano nel Ventennio precedente; c’è poi l’Hotel Africa, rifugio dei giornalisti durante la rivoluzione, ma fino ad allora segno di fastosità, sprechi e ruberie di vario tipo. La scrittrice descrive inoltre luoghi legati alla cultura e all’arte, quali la Medina, con il Souq el- Bey; Sidy Bou Sa’iyd, borgo rinomato per le abitazioni bianche e blu e le gallerie d’arte, rifugio di artisti e intellettuali; Berges du Lac, zona internazionale piena di bistrot, caffè, ristoranti etnici; l’elegante Dar el-jeld, uno dei  ristoranti più storici della città; il Museo archeologico del Bardo, il più antico del mondo arabo e dell’Africa. Tornando alla Tunisia postrivoluzionaria, Guidantoni sottolinea anche l’importanza del ruolo delle donne nella gestione delle sue fasi più delicate.  “Non potrò dimenticare la protesta silenziosa delle donne al corteo funebre di Chokri Belaïd (leader dell’opposizione) – ricorda Ilaria Guidantoni nell’introduzione alla seconda edizione – seguendo il feretro fino all’interramento, contravvenendo così ad un precetto del Corano senza però destare scandalo, ottenendo in tal modo rispetto”. La decisione di sancire nella nuova Costituzione in corso di approvazione la parità di doveri e di diritti tra uomo e donna è frutto anche di questo. La conferma arriva da alcuni articoli della Nuova Costituzione che si stanno votando: è stato affermato il principio secondo il quale i diritti acquisiti non possono più essere messi in discussione e quello che le donne temevano è stato scongiurato. Il laboratorio tunisino sul quale l’autrice è pronta a scommettere è infatti quello gestito da donne adulte: il processo della maturità, dei progetti, dell’esercizio del lavoro come palestra per i diritti, della scommessa di ridisegnare una stagione culturale dopo vent’anni di progressiva atrofizzazione. Negli ultimi mesi il Paese è tornato a vivere e ora è il momento di rischiare e di investire in Tunisia, a due passi da casa, perché c’è il settore dell’ambiente, del benessere, del turismo di nicchia, di tutto quanto ruota intorno alla qualità della vita, che potrebbe accogliere una domanda potenziale importante, dalle nuove reti energetiche, alle fonti rinnovabili, ad un’edilizia più eco-compatibile, come ha sottolineato il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino – in visita nella capitale il 2 e 3 settembre scorso – annunciando il 2014 l’Anno del Mediterraneo.

Per acquistare l’ebook:

http://www.albeggiedizioni.com/Chiacchiere–datteri-e-th-.html

Manuela Pacelli e Silvia Di Pasquale

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