Chagall: l’arte è uno stato d’animo

Domani 3 febbraio, la galleria Deodato Arte inaugurerà la mostra dedicata a  Chagall: l’arte è uno stato d’animo, che comprende 60 opere grafiche, in esposizione dal 4 al 28 febbraio, sulla scia delle mostre milanesi al Palazzo Reale e al Museo Diocesano. «Un genio, spaccato come una pesca». Così il poeta Blaise Cendrars definì l’amico Marc Chagall. Ed è proprio la poesia della sua arte ad essere il filo conduttore di tutta la mostra che tenta di rileggere l’artista nella sua interezza, anche poetica attraversando tutte le tappe della sua vita: un denso, articolato racconto della coerenza dell’artista, il quale, pur avendo attraversato nella sua lunga vita (1887-1985) due guerre, le persecuzioni dei nazisti e l’ostilità dei sovietici, la morte dell’amata moglie Bella e la depressione, è rimasto fedele alla vertigine poetica che fa volare torri, amanti, violini e pecore. Fedele al messaggio della tradizione ebraica appresa da bambino, mescolata a rituali popolari, aneddoti, personaggi autentici. Una fede visionaria e giocosa che lo ha portato a dedicare opere anche alla Bibbia.Le incisioni raccontano l’universo dell’artista e percorrono gli aspetti spirituali, fantastici e legati alla realtà, attraverso l’inconfondibile impatto cromatico e il dinamico segno grafico che contraddistinguono l’arte di Marc Chagall.Si tratta di litografie e incisioni tutte pubblicate su catalogo appartenenti al vasto corpus di opere grafiche realizzate durante tutto il corso della sua carriera artistica, oltre ad acqueforti e litografie a corredo di importanti libri, illustrati dall’artista, fra cui La Bible (la Bibbia), tavole cui si dedicò con passione a partire dagli anni trenta, Daphnis et Chloé (Dafni e Cloe), le Mauvais Sujet, Le Cirque, Derriere le mirroir.Fra le tavole che illustrano la Bibbia ricordiamo David à la Harpe (1956), David et Bethseb (1956), Moise (1956), dallo stile drammatico e potente, che ricondussero l’artista nell’origine ebraica della propria spiritualità.Un’ambientazione bucolica e mediterranea, in cui è fedelmente riprodotta l’atmosfera della favola, sono le illustrazioni per il testo ellenistico “Daphnis et Chloé” realizzate dal 1952 dove a colori accesi si alternano tonalità delicatissime. Ne sono esempio le litografie Enlèvement de Chloé, Le Jugement de Chloé, Hymenée datate 1961.

Di forte impatto sono le litografie Bonjour sur Paris (1952), Couple et Poissons (1967), L’equilibriste (1967) dai toni evocativi e dal forte lirismo pittorico che mettono in luce la sottile linea tra  la forza della realtà e la magia del sogno.Chagall, uno degli artisti più importanti del secolo scorso, seppur si sia avvicinato a molte avanguardie ha sempre codificato un linguaggio artistico personale. Surrealismo, cubismo, fauvismo, religione e tradizione ebraica russa sono alcuni degli elementi che emergono di volta in volta dalle opere in mostra, appartenenti ad un vasto arco temporale, e presentano il caleidoscopico mondo interiore dell’artista accanto all’evoluzione del suo immaginario fantastico.

Box informazioni:

DEODATO ARTEZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

Chagall: l’arte è uno stato d’animo

dal 4 al 28 febbraio 2015

inaugurazione martedì 3 febbraio, ore 18.30

 

Grazia Manna

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